Croccantini per gatti: come sceglierli

Come scegliere i croccantini per gatti? Che decidiate di comprarli al supermercato o nel negozio per animali sotto casa, leggete con molta, molta attenzione l’elenco degli ingredienti. Lasciate perdere le pubblicità e munitevi di carta e penna, a meno che non abbiate un ottima memoria, per segnarvi quanto segue:

1. Qual è il primo ingrediente della lista?
2. In che posizione si trova la carne?
3. Si parla di carne o di derivati della carne?

Sono le prime tre domande, importantissime, che dobbiamo porci. Il gatto non è vegetariano, è un carnivoro e la sua alimentazione deve essere composta fino al 45% di carne, poi da un 30% di carboidrati e la restante percentuale dev’essere di verdure. Perché la composizione dei croccantini risulti corretta, dunque, il primo ingrediente deve essere la carne, poi i carboidrati e infine i vegetali.

Carne e derivati della carne non sono la stessa cosa. Nei croccantini a basso costo, per fornire le proteine della carne vengono tritati e poi mescolati gli scarti della carne e per scarti intendiamo nervi, grasso, ossa. Ora, se abbiamo un solo gatto, fidiamoci delle marche migliori e nutriamolo solo con quelle.

Capisco che è diverso il caso di chi aiuta i randagi. Ad esempio, ho un’amica che offre cibo a qualunque gatto si affacci al suo giardino. Negli ultimi tempi ne aveva una quindicina che facevano la questua, dunque non poteva permettersi di spendere molto. E’ però importante sapere che sui mangimi di scarsa qualità ci sono perplessità sugli additivi.

Alcuni sostengono che per dare sapore e rendere appetibili gli scarti, vengano aggiunte sostanze molto dannose per il gatto. Secondo altre voci, alcuni tipi di croccantini contengono sostanze che danno dipendenza. Su questo mi informerò e cercherò una voce autorevole che mi spieghi la situazione. Sempre che voi, lettori, come spesso accade, non siate già informatissimi e pronti a condividere il vostro sapere.

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