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La mia esperienza con un criceto Roborowskij

Il criceto Roborowskij ha fama di essere il più timido e riservato di tutti ma, ovviamente, ha anche lui il suo modo di comunicarci disappunto, rabbia, fame...

La mia esperienza con un criceto Roborowskij

La mia primissima esperienza con criceti è stata proprio con dei Roborowskij e ammetto che, conoscendo poi le altre specie, non mi sono pentita un solo giorno. Sono e continuano a essere i miei preferiti, probabilmente per affinità di carattere.

Quando ho iniziato ad avere cricetini ho voluto fare la splendida, prendendone ben tre, temevo si sentissero soli, invece mai cosa fu più sbagliata: i criceti vivono soli. Presto detto, li ho divisi in tre gabbie. Molti invece li riportano al negozio o li danno via a dubbie persone: sinceramente è una cosa che non comprendo, se hai preso un animaletto che ora è tua responsabilità, te la assumi al 100%, senza scappatoie. Ad ogni modo, ogni singolo criceto ha un proprio carattere. È vero che i criceti Roborowskij sono schivi, seppur in generale ho visto che i maschietti sono parecchio più tontolotti e alla fin fine, per curiosità o per golosità si avvicinano eccome alle mani.

L’approccio migliore è ovviamente chiamare per nome la piccola palla di pelo e offrire primizie e delizie: pinoli, tocchetti di mandorla, noci, germogli di soia. Fermo restando che il criceto deve avere la ciotola con un mix di semi sano sempre a disposizione. Sinceramente ho sempre notato che, seppur il Roborowskij non ami farsi prendere in mano, non ami spatusciamenti e coccole, comunque è un animale estremamente intelligente. Quando non guardavo abbastanza uno dei miei piccini, spesso mi trovavo la pipì all’interno della ciotola delle verdure: chiaro segno di disappunto nei miei confronti. Invece quando offrivo qualcosa di estremamente gradito al soggetto in questione, mi venivano lasciati dei semini buoni in ciotola come a dire: grazie, divido volentieri con te alcune cose buone che mi hai dato. I Roborowskij quindi hanno un loro modo di farsi capire, che va al di là della smanceria coccolosa, mostrano intelligenza in altro modo. Ovviamente i criceti, a parer mio, non sono granchè adatti ai bambini: avete davanti a voi una persona largamente a favore dell’incontro tra animale e bambino prima possibile. Il problema sono i genitori: è bene che un bimbo si interfacci con un cricetino( non certo un Roborowskij) se il genitore è attento e rispettoso della vita, anche la più piccola. Purtroppo ho visto spesso questi animaletti in mani sbagliate, presi perchè sono “facili” e non sono da portare dal veterinario. Cosa falsa, ovviamente: il veterinario esperto in animali esotici li cura eccome! I miei primi criceti hanno vissuto una media di 2 anni e mezzo, poco per un Roborowskij, ho ovviamente fatto anche io dei primi errori di gestione. L’importante, poi è capire come agire nel modo più giusto.

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