Criceto che non mangia: cause e cosa fare
Cosa fare se ho un criceto che non mangia? Quali sono le principali cause di anoressia del criceto? Scopriamolo insieme.
Il criceto, così come il coniglio e le cavie, è un animale che praticamente mangia di continuo. Fra un giro e l’altro sulla ruota lo vedete rosicchiare, nascondere il cibo nelle tasche guanciali, rosicchiare di nuovo, bere, dormire, mangiare, rifare un giro della ruota, mangiare, tentare di evadere e via dicendo. Tuttavia cosa fare se improvvisamente il criceto non mangia? Quali sono le cause? Scopriamole insieme.
Criceto che non mangia: cause
Il criceto non è come il cane o il gatto che si stufa di quello che mangia e fa lo sciopero della fame: tendenzialmente il criceto mangia sempre. A meno di non aver sbagliato del tutto la sua alimentazione (ma spero che dopo averlo preso siate andati dal veterinario a chiedere qualche consiglio), se un criceto smette di mangiare significa che ha qualcosa che non va. Non lo fa per capriccio o per noia, ha una patologia in corso.
Diciamo che la maggior parte delle malattie del criceto possono provocare anoressia. Si va da problemi ai denti, con malocclusione o fratture ad ascessi o tumori a livello della tasca guanciale, senza dimenticare il prolasso, si passa a forme di enterite, a infezioni dell’utero nelle femmine a tumori addominali.
Normalmente i parassiti intestinali del criceto non provocano sintomi, anzi, tendono a passare inosservati, mentre per esempio una forma di Wet Tail o coda bagnata provoca inappetenza nel criceto. Le malattie cutanee come il Demodex o i funghi di solito non provocano un’interruzione dell’alimentazione, ma se si hanno complicanze legate alla sovrinfezione batterica da malattia trascurata, allora ecco che a causa dell’infezione il criceto potrebbe non mangiare.
Gravi ascessi e ferite cutanee potrebbero provocare setticemia al criceto e quindi spiegare l’inappetenza, ma anche il dolore provocato da una frattura (tipico il criceto che rimane agganciato alle sbarre della gabbia) o da una necrosi a seguito di attorcigliamento del cotone della tana intorno alla zampa a guisa di laccio emostatico potrebbero causare anoressia. Se è vero che le infezioni respiratorie sono rare nei criceti, comunque una forma di raffreddore o di polmonite (sia virale che batterica) possono provocare inappetenza, oltre che a difficoltà di respiro.
Vale poi la pena di ricordare come nei criceti anziani spesso si abbiano problemi di reni provocati dall’amiloidosi, anche qui si può riscontrare come sintomo l’anoressia.
Cosa fare?
Come quasi sempre accade in questi casi, la risposta alla domanda “Cosa fare in caso di anoressia del criceto?” dipende dalla causa. Quindi se avete un criceto che non mangia, non aspettate una settimana prima di portarlo dal veterinario perché o il criceto risolve la situazione da solo morendo (è un animale piccolo, stare pochi giorni senza mangiare significa subire un dimagramento e una disidratazione tali da essere fatali) o se riesce miracolosamente a sopravvivere ormai la patologia è andata talmente avanti da essere irrecuperabile. Ricordatevi che tutto nel criceto è più veloce: vive poco, vive intensamente, ma anche le malattie corrono veloci. In definitiva portate il criceto dal veterinario: in base alla causa dell’anoressia, si cercherà di impostare la terapia più adatta.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | Rafiadlidwiputra