Criceti, topini, cavie, conigli, tutti animali di serie B
Sarebbe bene informarsi riguardo a ogni animale che entra a casa nostra, piccolo grande che sia, comune o meno che sia
Ebbene sì, oggi voglio essere un po’ provocatoria. È un dato di fatto riguardante la nostra società: siamo certamente maggiormente abituati a conoscere e ad aiutare cani e gatti, nonché a essere informati riguardo all’esistenza dei canili. Poco invece sappiamo di roditori e lagomorfi, e magari non conosciamo associazioni che soccorrono e poi danno in adozione anche questo tipo di animalino.
Come ben noto però, fortunatamente, stiamo facendo dei notevoli passi avanti per la sensibilizzazione nei confronti di questi animali che, appunto, sono nella mentalità delle persone, ahinoi, considerati di serie B. Spendiamo qualche parola a loro favore, soprattutto per quanto riguarda l’impegno che comportano e che viene troppo spesso sottovalutato.
Prima di tutto quando si prende un animale esotico (ebbene sì, tutti quelli citati nel titolo sono classificati come tali) bisogna in primis pensare a: dove vivrà, cosa mangerà, chi lo potrà tenere in nostra assenza durante le tanto paventate vacanze estive (pregne di abbandoni) e infine, il tasto dolentissimo per molti, riflettiamo anche sul fatto che si ammalerà e ciò comporterà per noi delle spese. Stupore e tremori: il veterinario per questi animali, anche per quelli piccolissimi come i criceti, esiste! Eureka! È il veterinario specializzato in animali esotici e, sebbene di certo non sia tanto “comune” trovarne uno magari vicinissimo a casa, ce ne sono veramente moltissimi in Italia.
Andando nello specifico, rendiamoci conto di alcune direttive minime per ogni animale: il coniglio vive libero per casa, necessita di due vaccini obbligatori (ogni sei mesi) oltre alla sterilizzazione; la cavia vive in una gabbia o recinto di dimensione minima 120x70cm e non sintetizza la vitamina c, va da sé che avrà bisogno di mangiare alimenti che ne contengano.
Il criceto e i topini, così come i gerbilli sono sì, animali piccolissimi, ma hanno bisogno di molto spazio per sgambettare e sfogarsi: sono infatti moto attivi e vivaci, nonché altamente intelligenti. Diamo loro una gabbia di dimensione minima 60×40 cm di base (i ripiani non valgono) e un mix di semi sano e privo di elementi colorati e grassi.
Sarebbe bene informarsi riguardo a ogni animale che entra a casa nostra, piccolo grande che sia, comune o meno che sia. A maggior ragione, avvicinandosi il Natale, prima di prendere un animale, pensiamo responsabilmente: saremo poi in grado di nutrirlo e mantenerlo a dovere?