Covid-19, i cani possono fiutare l’odore del Coronavirus?
Una ricerca asserisce che i cani siano in grado di fiutare l'odore del Coronavirus, individuando i pazienti affetti da Covid-19. Ma devono essere addestrati per fare questo.
A Milano sono stati effettuati degli studi che dimostrano che i cani siano in grado di fiutare il Coronavirus, individuando così le persone affette da Coronavirus. In un’intervista rilasciata al Corriere, l’etologo Enrico Alleva parla proprio di questa capacità dei cani. Se venisse confermata, potrebbe essere un utile ausilio per aiutare a scoprire i pazienti asintomatici o con sintomi lievi di Covid-19.
L’etologo prima ha parlato del fatto che i cani in questo periodo di lockdown sono stati contenti di avere sempre in casa i loro umani (un cane è arrivato a farsi pure male alla coda a furia di scondinzolare dalla gioia), mentre i gatti hanno manifestato in alcuni casi un certo livello di insofferenza in più per questa continua invasione della loro privacy. Poi è arrivato a parlare dei cani che fiutano il Coronavirus.
I cani possono fiutare il Coronavirus?
Lo studio in questione è attualmente attivo all’Università Statale di Milano. Ma non solo a Milano: anche in Inghilterra ci sono studi analoghi, mentre in Iran è iniziato l’addestramento in tal senso. A dire il vero i primi studi sono partiti in Inghilterra, grazie alla collaborazione fra Medical Detection Dogs, la London School of Hygiene and Tropical Medicine (LSHTM) e l’Università di Durham: alcuni cani hanno iniziato un addestramento di qualche settimana per imparare a fiutare il Coronavirus.
Questi cani verranno poi utilizzati negli aeroporti per cercare di identificare gli asintomatici e i presintomatici. I primi studi parlano di un grado di affidabilità del 90%: il cane impiega in media 0,5 secondi per fare la sua annusata identificatoria, cosa che permetterebbe di testare 750 passeggeri all’ora.
Anche in Iran si procede in tal senso: in un centro di addestramento cinofilo sostenuto dall’esercito si stanno addestrando i cani a percepire l’odore del Coronavirus. La prima fase della ricerca è stata volta a dimostrare che i cani non venivano contagiati dal Coronavirus. Poi si è proceduto ad addestrare diverse razze perché ancora non si sa quale razza sia più portata a identificare questo odore: al momento sono stati coinvolti Labrador Retriever, Golden Retriever, Pastore Tedesco e Border Collie.
Il fatto è che altre malattie respiratorie cambiano il nostro odore e i cani addestrati possono percepire tale variazione. C’è la possibilità che anche il Coronavirus faccia la stessa cosa: per questo motivo si sta provando ad addestrare i cani in tal senso.
Via | Corriere
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