Costa Smeralda, 700 cani e 230 gatti ospitati nel Rifugio I Fratelli Minori
Il Rifugio I Fratelli Minori ospita tanti animali abbandonati: Almo Nature/Fondazione Capellino interviene per aiutarli.
In Italia le storie di abbandono di animali che trovano riparo nei tanti rifugi gestiti da volontari che si prendono cura di loro, sperando di trovare una casa amorevole che possa far dimenticare a questi poveri cani e gatti lasciati da soli. Il Rifugio I Fratelli Minori di Olbia è uno di questi: qui chi ci lavora ogni giorno deve fare i conti con la crudeltà dell’uomo, con animali abbandonati al loro destino, che a volte è crudele.
Ci sono storie a lieto fine, come quella di Gegè, un meticcio di taglia media trovato a vagare da solo per strada la sera di Natale: dopo 5 mesi di cure è tornato finalmente a vivere e oggi cerca una famiglia. Ma purtroppo ci sono anche storie tristi, come quella di Angiolino, un rottweiler trovato abbandonato in un giardino privato legato con una catena. Era già in stato comatoso, ridotto a pelle e ossa, disidratato: tutti gli sforzi sono risultati inutili e purtroppo il bel cagnolone è morto dopo 3 giorni.
Il Rifugio I Fratelli Minori, gestito da L.I.D.A., Lega Italiana dei Diritti dell’Animale, si occupa di ogni cane e di ogni gatto che ne ha bisogno. Ma sono tantissimi: attualmente ci sono 700 cani e 230 gatti ospiti della struttura che sorge vicino all’aeroporto di Olbia. Ogni storia colpisce il cuore e lascia un segno indelebile in chi incrocia gli occhi con queste povere creature. 1000 animali abbandonati. Solo in questa struttura. Cifre inaccettabili in un paese civile come il nostro.
Per fortuna ogni tanto arrivano dei preziosi aiuti per dare una mano a chi comunque lavora ogni giorno e non perde le speranze di trovare una casa a ogni piccolo ospite peloso presente: il rifugio sardo può contare ora sulla preziosa collaborazione con Almo Nature/Fondazione Capellino. Il rapporto non è nuovo, visto che già in occasione delle alluvioni del 2013 Pier Giovanni Capellino, fondatore di Almo Nature, donò degli aiuti alimentari al rifugio e alle famiglie alluvionate con animali. L’anno scorso un secondo sostegno. E quest’anno grazie al progetto europeo A Companion Animal Is For Life, ha donato 4.600 chili di cibo al rifugio, forniture che aumenteranno se la struttura aderirà alle tre azioni del progetto: “risolvere le emergenze con LoveFood, far adottare i cani con AdoptMe e stroncare gli abbandoni con RespectMe“.