
Si ripresenta spesso il problema riguardante la pulizia del criceto. Come mai in molti usano degli spray, o addirittura alcuni shampoo con elementi chimici per pulire un animaletto così piccino? Possibile questo microbo sia così “puzzoncello”?
La risposta alla domanda “con cosa pulisco un criceto” par banale ma è: assolutamente nulla. I criceti sono animali pulitissimi già di loro ma, ovviamente, se sentite che la gabbietta in cui tenete il piccino è odorosa, ci sono alcuni accorgimenti da utilizzare.
In primis la lettiera va cambiata in toto ogni 2 settimane: favorite lettiere naturali, quali il tutolo di mais, truciolo depolverizzato(la polvere irrita gli occhi e provoca infezioni), fibre vegetali. Mai carta di giornale, il cui inchiostro può essere tossico, o lettiere per gatti, che contengono bentonite, ugualmente tossica per i roditori.
Aggiungete una bella ciotolina con della sabbia di cincillà: il criceto andrà a fare i suoi bisognini all’interno di essa, mantenendo il resto della lettiera pressochè pulito. Più la gabbia è grande, più sarà facile mantenerla in ordine e pulita. In ogni caso, perfino se si tratta di un criceto nano, ricordate che le misure indicative perchè viva dignitosamente, sono 60x40cm.
Cambiate la carta o il fieno all’interno della casetta una volta ogni 2/3 giorni. Ricordate: mai mai mai fare il bagno al proprio criceto, rischia l’ipotermia e la morte.
Se osservate bene il vostro cricetino, noterete che al risveglio, nelle ore serali, passa diverso tempo a farsi le pulizie del pelo. Quindi, se la gabbia è “odorosa”, potete stare certi che non è praticamente mai colpa dell’animaletto all’interno di essa.
Un solo piccolo appunto: i maschietti hanno una ghiandolina per segnare il territorio al centro del “pancino”. Controllate a scadenze regolari che non sia occlusa. Nel caso lo fosse, presentando una crosticina dura e scura, è il caso di far fare un bel controllo da un veterinario esperto in esotici.