Cosa fare se il tuo cane abbaia di notte e disturba il condominio
È uno dei motivi principali di lite nei condomini: il cane che abbaia di notte. Come risolvere il problema? Cosa dice la legge?
Cani e condominio, binomio non sempre ideale, anzi spesso è deleterio: a meno che non si viva in un condominio in cui tutti hanno un cane, senza dubbio ci sarà qualche lamentela per il comportamento di Fido. A volte si tratta di situazioni puramente pretestuose perché qualche condomino è particolarmente attaccabrighe e allora sfrutta tutte le occasioni. Altre volte, invece, è probabile che il cane possa disturbare e, in questi casi, come sempre!, la colpa del cane è pressoché nulla, mentre è imputabile in gran parte al suo padrone.
Cosa fare se il tuo cane abbaia di notte e disturba il condominio? Se un cane abbaia di continuo senza dubbio non è un cane sereno. Le motivazioni possono essere varie: forse viene lasciato troppo spesso da solo? Sta molto tempo da solo? Anche se si ha la fortuna di avere un giardino o un grande balcone, il cane ha bisogno del contatto umano e pertanto, se si vede trascurato, inizia ad abbaiare per attirare l’attenzione degli umani. Come prima risposta, quindi, alla domanda su cosa fare se il proprio cane abbaia di notte e disturba il condominio è quella di passarsi una mano sulla coscienza e valutare quali siano le proprie responsabilità. Si tenga presente che “la responsabilità per il rumore provocato va ricollegata alla condotta omissiva da parte di chi ha un obbligo di vigilanza (culpa in vigilando)” .
A questo proposito è bene tenere presente l’articolo 659 del Codice penale (Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone) che così recita:
Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro.
Inoltre, per sapere se si è nei limiti della legalità, si consiglia di leggere il Regolamento di Polizia Urbana del proprio comune di residenza (lo si trova spesso online sul sito del comune stesso) per vedere se ci sono delle aggravanti per i cani che abbaiano di notte e disturbano il condominio.
In ogni caso, quando l’abbaiare di un cane può essere considerato molesto? Il riferimento è all’articolo 844 del Codice civile (Immissioni) che dice:
Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.
Che c’entrano il fumo, le esalazioni e gli scuotimenti con l’abbaiare del cane? C’entrano perché la legge stabilisce il criterio della tollerabilità ritenuta normale, superata la quale si riconosce al vicino il diritto di impedire le immissioni (leggasi l’abbaiare). Cioè il giudice dovrà accertarsi che l’abbaiare del cane possa rientrare nei limiti della tollerabilità, limiti che possono variare a seconda, per esempio, della zona in cui si trova il condominio come anche dal fatto che nel condominio ci siano o meno altri cani. Inoltre, stando a una sentenza della Corte di Cassazione, è necessario che il disturbo riguardi più persone, non una sola persona perché la norma tutela la “pubblica tranquillità”.
Alla fine, quello che ci preme sottolineare, è che prima di giungere a situazioni esasperanti con il condominio, la soluzione al problema del cane che abbaia è molto semplice: passate più tempo con lui, giocateci, portatelo a passeggio, regalategli tempo di qualità e il problema svanirà, sia con lui che con i condomini.
Per maggiori informazioni sugli animali in condominio si consiglia la lettura del libro Quattro zampe in tribunale.