
Che ne dite se oggi andiamo a parlare di cortisone? Farmaco amato o odiato, si utilizza in numerose patologie, ma altrettanti sono i suoi effetti collaterali. Andiamo a scoprire quali e come minimizzarli.
Spesso ho notato due reazioni opposte nei proprietari per quanto riguarda il cortisone: o lo utilizzerebbero sempre e comunque, anche là dove non serve o ne sono terrorizzati e non vogliono usarlo neanche là dove risulta essere l’unica terapia risolutiva per la patologia del cane e gatto in questione. Prima di andare a parlare delle malattie per cui si usa, dei suoi effetti collaterali, di come minimizzarli e di cosa non fare assolutamente in corso di terapia cortisonica, facciamo solo un paio di considerazioni.
Dosaggio del deltacortene
Prima di tutto il dosaggio in veterinaria non è equiparabile al dosaggio in umana, quindi non vi spaventate se la dose di cortisone che il veterinario vi prescrive è più alta a quella che siete abituati a vedere in umana. In secondo luogo, con il cortisone è vietato il fai-da-te nel modo più assoluto e categorico: la maggior parte degli effetti collaterali non transitori che ho visto erano imputabili ad errata somministrazione del proprietario.
Mi spiego meglio: il deltacortene non va mai, mai, mai sospeso di colpo. Se il veterinario vi ha prescritto un dosaggio a scalare, seguitelo fedelmente e se vedete degli effetti collaterali, contattatelo subito. Probabilmente ve lo farà scalare più velocemente, ma mai interrompendo di colpo la somministrazione. Questo perché se l’organismo fino al giorno prima è stato abituato a quel certo dosaggio di cortisone, se di colpo ne trova molto di meno, si metterà lui a produrlo ed ecco che avremo i nostri problemi.
Malattie per cui si usa
Ci sono diverse malattie per cui siamo obbligati ad utilizzare il cortisone:
- fa parte dei protocolli chemioterapici
- si usa in caso di patologie immunomediate
- è il farmaco salvavita per eccellenza in corso di reazioni allergiche con rischio di shock anafilattico
- si usa in caso di stato di shock (da colpo di calore, da trauma)
- si usa nel caso di lesioni alla colonna vertebrale, nelle paresi, paralisi, traumi del midollo spinale
- si usa in caso di Morbo di Addison
- si usa nel caso delle allergie (ci sono anche altri farmaci, ma qui è da valutare bene chi ha più effetti collaterali)
- edema cerebrale
Effetti collaterali del cortisone
Diciamo subito che gli effetti collaterali del cortisone i cani e gatti si hanno solitamente dopo trattamenti prolungati, soprattutto ad alti dosaggi e quando non vengono rispettati i ritmi circadiani. Inoltre si possono avere effetti collaterali quando sospendo di colpo la terapia col cortisone: ho visto numerosi casi di diabete mellito e Sindrome di Cushing causati proprio dall’interruzione brusca da parte del proprietario di una terapia cortisonica. Ecco perché vi dicevo prima di non fare di testa vostra.
Fra i principali effetti collaterali del cortisone abbiamo:
- poliuria, polidipsia, polifagia
- insufficienza surrenalica acuta da brusca sospensione
- iperadrenocorticismo iatrogeno
- diabete mellito (se avevamo un diabete mellito incipiente, che sarebbe cominciato comunque da lì a poco, ecco che il cortisone potrebbe accelerare il presentarsi della malattia; altrimenti in caso contrario potremmo avere un diabete steroideo e glicosuria)
- aumento della produzione di urea
- aumento del deposito della massa grassa
- riassorbimento del tessuto osseo e tendenza alle fratture spontanee
- debolezza muscolare
- pancreatite acuta (raramente)
- ritardo della guarigione delle ferite
- immunodepressione con aumento del rischio di contrarre infezioni
- ulcera allo stomaco
- vomito e diarrea.
Come minimizzare gli effetti collaterali?
Per minimizzare i rischi degli effetti del deltacortene, si deve:
- seguire alla lettera i dosaggi e le modalità di somministrazione prescritte dal vostro veterinario
- riferire al veterinario ogni minimo sintomo o segno di effetti collaterali
- non interrompere di colpo la terapia col cortisone, ma andare sempre a scalare
- soprattutto in caso di terapie prolungate o di dosaggi alti, anche per breve tempo, conviene sempre associare una terapia di sostegno per proteggere lo stomaco
- rispettare i ritmi circadiani: nel cane è meglio somministrare il cortisone al mattino e nel gatto alla sera, anche se in merito c’è ancora un po’ di diatriba.