Coronavirus, animali a rischio nei Safari Park
Il Safari Park Lago Maggiore chiede aiuto per sostentare i suoi animali in un momento difficile come quello che stiamo vivendo. Ecco cosa spiegano i gestori del Parco.
Il Safari Park Lago Maggiore ha lanciato un SOS.
A causa dell’emergenza coronavirus, purtroppo è messa infatti a rischio la possibilità di sostentare le oltre 300 specie di animali ospitati presso il parco, dove normalmente è possibile ammirare decine di specie mentre vivono in libertà.
Il parco, situato a una ventina di chilometri da Novara, è un’altra delle tante strutture che risentono della quarantena che interessa tutto il territorio italiano, e il cui scopo è quello di arginare la pandemia del coronavirus.
Per riuscire a sostenere le tante specie che vivono in questo luogo, i gestori hanno dunque chiesto aiuto ai centri commerciali, ai supermercati ma anche alle singole persone. Ai primi, il Safari Park chiede che, se possibile, donino ciò che per loro è superfluo o che non può più essere venduto.
I nostri animali necessitano di assistenza, derrate alimentari, farmaci e integratori per decine di migliaia di euro e l’interruzione così brusca delle attività sta mettendo a dura prova finanze e relative forniture.
Come abbiamo visto, i gestori del parco si rivolgono però anche a chi ha frequentato o vuole visitare questo luogo. Tuttavia, a queste persone non sono richieste donazioni, ma un atto di generosità un tantino diverso:
Non chiediamo donazioni, ma che acquisti ora il biglietto a data aperta sul nostro shop online. Il biglietto lo si potrà poi utilizzare per tutta la stagione non appena la situazione di emergenza sarà rientrata. Oppure può essere donato.
via | Ansa