Contro il traffico dei cuccioli di cane, bloccare la vendita dei cani di razza per un triennio
Il traffico illegale di cuccioli di cane è ormai una piaga: è sufficiente notare con quale frequenza i telegiornali danno la notizia dei sequestri in questo periodo. Tra Natale, San Valentino, Pasqua, festa della Mamma e pure del Papà i cagnolini sono diventati gadget e c’è chi non si fa scrupoli a maltrattarli. In quest’ottica […]
Il traffico illegale di cuccioli di cane è ormai una piaga: è sufficiente notare con quale frequenza i telegiornali danno la notizia dei sequestri in questo periodo. Tra Natale, San Valentino, Pasqua, festa della Mamma e pure del Papà i cagnolini sono diventati gadget e c’è chi non si fa scrupoli a maltrattarli. In quest’ottica Cristina Morelli, consigliere regionale della Liguria (Verdi) lancia una proposta provocatoria: bloccare per almeno tre anni la vendita di cani di razza per bloccare i traffici illegali. Dice la Morelli:
“È un’indecenza che nel 2010 il Parlamento non abbia ancora trovato un modo per bloccare i traffici illegali di animali che sempre più spesso interessano il nostro Paese: decine e decine di cuccioli che arrivano in Italia stivati in condizioni da incubo, spesso chiusi in piccole gabbie, esposti al freddo e con limitate capacità d’aria. Chiediamo che il Parlamento presenti al più presto una proposta di legge per bloccare la vendita degli animali di razza per almeno tre anni, in modo tale da svuotare i canili presenti nel nostro paese e facilitare le adozioni di migliaia di cani senza un padrone”.
Viene anche lanciato un appello ai cittadini: adottare, cioè, i cani presenti nei canili, senza andare a spendere cifre esorbitanti per cuccioli di razza. Perché un amico non si compra. La proposta mi sembra molto sensata e condivisibile. Del resto non è il pedigree che fa la differenza quando si condivide la vita con un amico a quattro zampe.
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