
La diffusione dell’aviaria continua a preoccupare i proprietari di gatti, dopo il caso di Valentino, il primo felino infettato tramite contatto aereo con un altro gatto. Valentino, colpito da lievi sintomi influenzali, ha acceso i riflettori sulla sicurezza alimentare, in particolare riguardo ai cibi crudi che potrebbero provenire da pollame e bestiame infetto, compreso il latte crudo non pastorizzato.
Il richiamo di cibo per gatti
Recentemente, un nuovo richiamo di alimenti per animali domestici ha sollevato allerta tra i proprietari di gatti. Il virus H5N1 dell’influenza aviaria è stato trovato in alcuni prodotti contaminati, spingendo Savage Pet, un’azienda californiana di El Cajon, a ritirare dal mercato un lotto di cibo a base di pollo crudo. Questo provvedimento è stato adottato dopo che il prodotto è stato associato a infezioni da H5N1 in due gatti, con un terzo caso sospettato a New York City. La situazione ha riacceso il dibattito sulla sicurezza degli alimenti per animali domestici e sull’uso di carne cruda.
Le aree colpite e le raccomandazioni
Le autorità sanitarie di New York City hanno avvertito i consumatori di evitare i prodotti della Savage Pet, poiché i test preliminari hanno rilevato tracce del virus H5N1 nei gatti colpiti. Solo un lotto specifico, contrassegnato dal codice 11152026 e con scadenza prevista per il 15 novembre 2026, è stato ufficialmente ritirato. Questo prodotto è stato distribuito in vari stati americani, tra cui California, Colorado, New York, Pennsylvania e Washington. La situazione è ulteriormente complicata dalla notizia che uno dei gatti infettati è deceduto dopo aver consumato il cibo contaminato, mentre un altro è stato diagnosticato con il virus e successivamente è morto.
Un’epidemia in crescita
L’influenza aviaria H5N1 ha già colpito numerosi gatti in tutto il mondo, con focolai registrati in Europa e negli Stati Uniti a partire dal 2022. La nuova variante del virus sembra particolarmente letale per i felini. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha riportato almeno 115 infezioni tra gatti domestici, con un incremento significativo dei casi negli ultimi mesi. Uno studio condotto in Europa ha rivelato che circa l’1% dei gatti domestici francesi ha sviluppato anticorpi, segno di un contatto con il virus. In Italia, il numero di gatti morti accertati è almeno due.
Consigli degli esperti: evitare il cibo crudo
La dottoressa Jarra Jagne, veterinaria della Cornell University, mette in guardia i proprietari di animali domestici riguardo i rischi associati all’alimentazione a base di prodotti crudi. “Non darei mai ai miei animali qualcosa di crudo”, ha affermato, evidenziando i pericoli non solo legati all’influenza aviaria, ma anche a batteri pericolosi come Salmonella, Listeria ed E. coli. Gli esperti concordano sul fatto che la soluzione migliore per garantire la salute dei gatti sia quella di fornire un’alimentazione sicura, evitando latte non pastorizzato e cibi non cotti. Con la diffusione dell’H5N1 tra il bestiame e il pollame, la sicurezza alimentare per gli animali domestici è diventata una priorità fondamentale.