Petsblog Animali domestici I quattro errori più comuni nella gestione del proprio coniglio

I quattro errori più comuni nella gestione del proprio coniglio

Sottovalutiamo spesso il coniglio: una volta abituati è facile gestirli, ma i più credono che il coniglio non abbia bisogno praticamente di nulla.

I quattro errori più comuni nella gestione del proprio coniglio

Ecco come funziona di solito la procedura di acquisto di un coniglio: passiamo avanti ad una teca di un negozio, ci inteneriamo perchè dei grossi occhioni ci fissano e, osservando meglio capiamo che quegli occhioni appartengono ad un esserino fluffoso e dolcissimo che ci guarda ammiccando con delle orecchie da primato. Dunque entriamo, confutiamo il costo( di solito un coniglio ha un prezzo irrisorio) e ci facciamo convincere dal negoziante che ci rifila una gabbia e un pacco di mangime. Totale speso: 40 o 50 euro e un essere vivente acquistato, nella più totale disinformazione. Ovviamente per questo sono in primis a favore dell’adozione, secondariamente, in ogni caso è bene che una persona si informi un pochino sull’animale che si trova in casa.

Primo errore: il coniglio vive libero 24 ore su 24 in tutta la casa messa in sicurezza( copertura cavi, piante sollevate da terra, detersivi messi via e ben chiusi etc etc). Se proprio non desiderate che nottetempo l’animaletto vi salti magari sul letto, è possible isolare una stanza mettendo un cancellino divisorio. Sconsiglio in generale di tenere una gabbia anche solo come “rifugio” per il coniglio: se infatti ci salta sopra incastrandosi per scendere rischia di ferirsi gravemente alle zampine. Se volete tenere rinchiuso il coniglio in gabbia evitate di prenderlo: ALMENO gli va concessa una stanza. Il coniglio deve poter correre e saltare: condannarlo in gabbia significa rendere un animale depresso, aggressivo, sottoporlo alla quasi totale immobilità con conseguenti pododermatiti e infezioni delle vie urinarie, mancanza di muscolatura e incapacità di saltare e muoversi in maniera corretta.

Secondo errore: il mix di semi che vi rifila solitamente il negoziante è dannoso per denti e intestino del coniglio. Basta con la leggenda metropolitana che narra che il coniglio mangia semi e pane secco per limare i denti. Il coniglio ha sì bisogno di limare i denti ma con le fibre di FIENO E VERDURE. L’errata alimentazione provoca ascessi, malocclusione dei denti, problemi all’intestino che si dilata etc etc. Il cibo corretto per un coniglio è fondamentale e ne determina la buona salute e la vita più lunga possibile.

Terzo (gravissimo) errore: pensare che il coniglio non necessiti un veterinario. Il coniglio DEVE essere sterilizzato e vaccinato( i vaccini sono semestrali o annuali, a discrezione del veterinario). Il coniglio è un animale che costa in cure mediche, anche e soprattutto se ha dei disturbi permanenti da tenere sotto controllo (vedi encefalite). Non basta un veterinario generico, è necessario un veterinario ESPERTO IN ANIMALI ESOTICI.

Quarto errore: il coniglio è un pet per bambini. Sbagliatissimo: il coniglio ha ossatura fragile, non ama essere preso in braccio e tende a scalciare. Se non si ha una mano ferma(cosa che un bambino non ha) si rischia di farlo scalciare danneggiandosi la spina dorsale. Ricordate che un bambino va sì responsabilizzato a tenere un animale, ma sempre e comunque sotto la costante e attenta presenza di un genitore o di un adulto esperto.

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