Diario di una conigliara: quando un coniglio è solo
Come vive un coniglietto da solo? È naturale per lui passare da solo giorno e notte?
Avrei dovuto intitolare il post “i dolori del giovane Momo” ossia il coniglietto che ho adottato e che al momento vive solo per motivi di salute. Premetto che i conigli vivono sempre in coppia, maschio più femmina entrambi sterilizzati: questo è per seguire la loro natura.
Il mio coniglio mi aspetta tutte le mattine, puntuale come un orologio, davanti alla porta quando mi alzo. Non disturba il sonno della sua bipede ma è evidente che è impaziente di dare il via ai giochi! La bipede ovviamente la mattina appena sveglia non splende esattamente di luce propria e necessita almeno un sorsetto di bevanda corroborante per tornare tra i vivi. Il quadrupede nel frattempo inizia a piantarmi sulle ciabatte i suoi piedoni, numero 46 coniglico, e a saltarci sopra con energia. Non finisce qui: mentre aspetto che l’acqua del bollitore si scaldi parte con poderosi colpi di orecchie e con testatine della potenza di un paio di bulldozer. Ovviamente io mi chino e parto con le coccole.
Quando la mano è ormai addormentata per l’ora e mezza di coccole somministrata al coniglio, la bipede si avvia verso la scrivania, dotata di caffè (freddo). Il coniglio, mai stanco (ma di giorno non dovrebbe dormire?) inizia a protestare poiché esige il cambio di verdure nella sua ciotola da alano di taglia grossa.
La bipede si fa forte delle coccole appena somministrate e tenta di lavorare: progetto inutile e illusorio, il coniglio esige tutte quante le attenzioni o si getta a corpo morto, osservandomi con sguardo colpevolizzante. Vedete la foto? E’ un buon esempio di come il mio coniglio fa il morto facendomi perdere una decina di anni ogni volta.
Fortunatamente dopo aver servito il pasto, il coniglio mangia come se non ci fosse un domani fino ad esaurimento batterie. Durante le poche e discontinue ore di sonno conigliche la bipede fa tutto ciò che è necessario fare in casa e giusto come hobby momentaneo, lavora anche! La serata non è tra le più semplici: ricordo chiaro il momento in cui, distrutta dal sonno, la povera e schiavizzata bipede desidera andare a leggere due righe prima di dormire. Il piccolo farabutto coniglio parte con sguardo colpevolizzante sgranando gli occhi, si guarda in giro per capire come può fermare la bipede di modo tale che resti tutta la notte a giocare con lui, infine si finge deceduto da tempo rilasciando anche la palpebra per mostrare meglio lo stato di decomposizione avanzato. Intendiamoci: io passerei tutte le giornate e tutte le nottate con il mio coniglio che amo da impazzire, con i suoi pregi e i suoi (scarsi) difetti, tuttavia, situazione comica a parte, è giusto e naturale che un coniglio sano abbia una compagna di vita a quattro zampe e viceversa. Date un compagno/a sterilizzato al vostro coniglio:sarà indubbiamente più contento/a!