Diario di una conigliara: il coniglio maltrattato
Come si comporta il vostro coniglio se non lo guardate molto?
Non so voi, ma io ho un coniglio per il quale mi sento perennemente in colpa: pare che ogni volta che mi assento, caschi il mondo. Spesso me lo ritrovo davanti alla porta con fare di sfida al fine di non farmi uscire, altre volte mi morde le scarpe ed è arrivato fin anche a tentare di slacciare i nodi delle scarpe da ginnastica. Non c’è niente da fare: la bipeda deve stare 24 ore su 24 insieme al coniglietto, compresi i momenti in cui il coniglietto dorme e, vi garantisco, che quando dorme, dorme pesante!
Quando la bipeda torna a casa il coniglietto è devastato: pare che un tir gli sia passato sopra senza frenare, le scene di trascuratezza e maltrattamento sono evidenti. Ora voi vi farete sempre la stessa domanda: ma questo povero coniglio dove sta? Chiuso in gabbia solo e senza cibo? Ma naturalmente no, è liberissimo di zompettare per casa, ha fieno e verdure a disposizione, casetta, giochi rosicchiabili e, dulcis in fundo, una compagna pazientissima e buonissima (cosa rara per una coniglia che, in genere, è di carattere più vivace). L’amore nei confronti della bipeda però è assolutamente insostituibile. Non dimentichiamo gli agguati al bipedo: terribile rivale in affetto quando si parla di bipeda, oltre agli altri animaletti di casa. Il disprezzo più grande non viene manifestato nei confronti di cavie e criceti ma dell’altro coniglio maschio di casa, soprannominato “quello bianco”. Per il coniglietto Momo, “quello bianco” deve sparire dalla circolazione, così la bipea sarà libera di amare esclusivamente il coniglietto Momo. Ma voi, un coniglietto così capriccioso, non lo riempireste di baciotti?