Un coniglio per amico, come rapportarci con lui
Il coniglio è un animale timido, ma sa essere estremamente affettuoso se sappiamo "prenderlo" nella maniera più corretta.
So perfettamente che il coniglio che vedete qui in foto è di una bellezza spropositata: è un coniglio tranquillo, in total relax. Il nostro obiettivo sarà quindi di far star bene l’animale che vive a casa con noi, inoltre sarebbe un bene che il coniglio capisca quello che gli stiamo comunicando. I conigli capiscono infatti molto bene i toni della voce e un no detto al momento giusto è educativo. Attenzone: non gridiamo MAI, diciamo un no in maniera “cantalenante” e decisa. Ai conigli(come a nessun altro essere vivente) non va invece MAI data una pacca quando fa qualcosa di sbagliato, poichè non capisce questo genere di stimolo.
Partiamo dal principio, dicendo che un coniglio in situazione normale deve
- vivere libero (assolutamente NO alla gabbia, o ci ritroveremo letteralmente con una iena mordace ogni volta che ci avviciniamo). Avete mai visto in natura un coniglio in gabbia?
- essere sterilizzato. Per le femmine è FONDAMENTALE per la salute (evitiamo loro cisti ovariche, tumori, piometra etc etc), per i maschi riduciamo l’odorosità della pipì e l’aggressività. Un coniglio sotto l’effetto degli ormoni è un animaletto spesso aggressivo, mordace e difficilmente gestibile.
Pensiamo poi che, naturalmente, ogni animale ha il proprio carattere e il proprio modo di interagire. Personalmente ho adottato tutti e tre i miei conigli e ognuno di loro ha un modo di porsi nei miei confronti assolutamente diverso dagli altri. La cosa principale è che dal più socievole al più timido, si sentano comunque al sicuro e accuditi.
La casa deve offrire dei “nascondigli” quindi mettiamo a disposizione tubi fruscianti, casette in fieno intrecciato, casette in cesto, cucce e tavolini sotto cui disporremo comodi pile. Il coniglio, avendo così delle protezioni, sarà più tranquillo e libero di muoversi per casa. Inoltre impariamo a dargli un imput positivo quando ci vede: non vi sto ovviamente dicendo di dare tonnellate di premietti al coniglietto, ma cerchiamo di fargli capire che non siamo dei mostri enormi e spaventevoli, bensì che lo amiamo e vogliamo prenderci cura di lui.
Chiamiamolo quindi per nome e avviciniamo al musetto un’uvetta o un tocchetto di mela o banana. Solitamente ne vanno ghiotti: questo è un metodo per approcciare con tranquillità e senza forzature questo genere di animaletto. Non voglio generalizzare ma, i maschietti solitamente sono più fiduciosi e si avvicineranno con meno paure. Aggiungo: ricordiamo sempre che il coniglio va in coppia m/f (STERILIZZATI!) così che se uno dei due è più ritroso, l’altro lo aiuterà a prendere coraggio.
I conigli NON AMANO essere presi in braccio: in natura vengono sollevati da terra quando sono predati, quindi per fare questa operazione bisognerà probabilmente aspettare del tempo: il coniglietto deve sul serio avere piena fiducia in voi, ma è comunque possibile che non gradirà questa operazione. Ricordiamoci di dare rispetto ad ogni essere vivente: abbiamo infatti scelto noi di accoglierlo a casa nostra e nelle nostre vite.