Sperando naturalmente che questi conigli in video non vivano in gabbia, stanno consumando una buona qualità di fieno. Ma da cosa si riconosce se il fieno è buono o no?
Piccolissima premessa: alcuni roditori e i lagomorfi( conigli) sono erbivori stretti, quindi nella loro dieta il fieno è obbligatoriamente contemplato. Conigli, cavie e cincillà mangiano fieno, ma anche i criceti, ad esempio, lo rosicchiano (seppur la base della loro dieta sia il mix di semi). E’ quindi fondamentale dare un prodotto di buona qualità: l’apporto delle corrette fibre mantiene una buona motilità intestinale nell’animale, allo stesso tempo il fieno ( NON il pane secco) contribuisce a limare i denti.
Vediamo quindi, come compiere la nostra scelta.
Per prima cosa usiamo gli occhi: un buon fieno è verde, non è sottilissimo e non è polveroso, inoltre, naturalmente, non presenta segni particolari di muffe, pallini bianchi o umidità. Ovviamente, quando un negozio si rifornisce, è possibile che in alcune stagioni il metodo di conservazione non sia estremamente efficace, proprio a causa di una eccessiva umidità nell’aria. Controllate quindi che ciò che state acquistando non sia ingiallito, o peggio di colore marrone.
Secondariamente usate l’olfatto: un buon fieno profuma. Un fieno che non è di buona qualità ha un odore di umidità e di muffa. Un buon fieno invece ha un odore piacevole: se poi in aggiunta ci sono fiori di camomilla o calendula oppure ortica o menta, dovete per forza sentire un buon aroma.
Ultimissimi dettagli: il fieno non deve contenere cereali o fioccati, ma deve essere “puro”. I coniglietti cuccioli possono mangiare il fieno con erba medica (ricca di calcio) mentre è sconsigliabile per gli adulti, considerando che, alla lunga, troppo calcio può provocare calcoli renali.