Diario di una conigliara: i conigli in vacanza
Come facciamo a portare i conigli in ferie?
Non è un argomento dei più semplici in quanto ai conigli, in generale, non piace viaggiare. Vediamo qualche opzione:
-vacanza in Italia piuttosto vicina. Se andate al mare o in montagna in un posto vicino a voi è necessario premurarsi prima di tutto di affittare un appartamento dove vengano accettati animali. Secondariamente non deve essere un luogo caldo torrido e senza alcuna possibilità di ventilazione. I conigli soffrono molto il caldo e se fate fare un viaggio in auto privo di aria condizionata e li mettete in un appartamento dove ci sono 35 gradi, bè, temo che ben presto vi troverete senza conigli. Questi dettagli vanno curati poichè i conigli sono davvero molto sensibili in questo campo. NON portate i conigli in spiaggia: non è un luogo adatto a loro, è caotico, la sabbia è bollente, non hanno cibo e acqua. Non sono cani, sono conigli, sono prede e vanno tutelati secondo la loro natura.
-vacanza troppo lontana (in numero di ore di viaggio) o all’estero. In questo caso niente di più semplice di trovare un petsitter. Se avete adottato il coniglio generalmente l’associazione dà dei nominativi di persone che sono disponibili a tenere i conigli nel momento delle ferie. Ci sono anche alcune cliniche veterinarie che offrono questo servizio, infine ovviamente si può chiedere ad amici che hanno una stanza da mettere a disposizione e che siano particolarmente sensibili alla tematica animali. Intendo chiaramente che oltre a cambiarli e nutrirli si accorgano se stanno male. Ricordate che i conigli vanno prontamente portati dal veterinario se stanno male: non si può aspettare che torniate voi dalle ferie perchè per allora il coniglio è bello e che morto.
Personalmente ho portato i miei conigli in ferie al mare in appartamento a seguito di un viaggio in auto di poco più di 2 ore. Fortunatamente non ci sono stati problemi di viaggio e i piccoli si sono adeguati al nuovo alloggio. Mi sono portata dietro la loro lettiera, il loro fieno e ho provveduto in loco a comprare verdure fresche. Avevo con me il “kit di sopravvivenza” di medicinali, il critical care e mi sono preoccupata di cercare il veterinario esperto in animali esotici più vicino.