Condannato a 55 anni per aver torturato il suo cane
Sentenza storica negli Stati Uniti
31 agosto 2013, Quincy, Massachusetts. Radoslaw Czerkawsky, immigrato polacco, abbandona Doe, un cucciolo di pitbull, sul ciglio della strada in stato agonizzante. L’uomo, prima di liberarsene, l’ha torturato: l’ha preso a pugni fino a rompergli le ossa e gli ha provocato ustioni in molte parti del corpo. Doe purtroppo non ce l’ha fatta, le sue ferite erano troppo gravi e il veterinario che l’ha soccorso ha deciso di interrompere le sue sofferenze con l’eutanasia.
Ma, per una volta, la giustizia ha fatto il suo corso: l’autore di questo abominevole gesto è accusato di 11 capi accusa, per ognuno dei quali rischia 5 anni. Totale: 55 anni di carcere.
Una decisione senza precedenti negli Stati Uniti d’America, supportata da più di 70mila persone che hanno preso a cuore il caso del piccolo Doe e che hanno chiesto la testa dell’uomo. La vicenda ha infatti avuto enorme eco sulla stampa degli Stati Uniti che ha diffuso le foto in cui si vede il terribile trattamento riservato al cane.
Così le autorità hanno organizzato una vera e propria caccia all’uomo che ha portato alla cattura del colpevole. Gli agenti che hanno condotto le scrupolose indagini hanno trovato tracce di peli e di sangue nella casa del sospettato e dopo gli accertamenti che hanno confermato che appartenevano a Doe, il processo e la super condanna. Il torturatore è stato condannato a 55 anni di carcere, una sentenza esemplare e senza precedenti.