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Come tagliare le unghie al gatto

I gatti che vivono in ambiente esterno sono in grado di limare le unghie in modo naturale su diverse superfici, come il tronco di un albero. Ma nel caso di un gatto domestico, se non ha la possibilità di trovare piante e superfici adatte su cui spuntare gli artigli, è indispensabile inserire in casa uno o più tiragraffi. In caso contrario, si può usare uno speciale tagliaunghie.

Come tagliare le unghie al gatto

Fonte immagine: Pixabay

No, tagliare le unghie del gatto non è sempre necessario, in modo particolare se è un felino che vive in giardino e ha la possibilità di limarsi gli artigli in modo naturale. Il problema si pone quando il micio sta in casa e non esce. In questi casi è essenziale inserire dei tiragraffi o delle superfici dure sulle quali Fuffy possa agire in modo regolare.

Un artiglio troppo lungo, infatti, può danneggiare il cuscinetto della zampa o anche incarnirsi, due situazioni che possono dare adito ad infezioni e dolore. Ma se il gatto fosse troppo anziano o limitato nei movimenti per rifarsi le unghie? In questo caso dovremo aiutarlo noi, ma adoperando un tagliaunghie adeguato.

Va detto, non si tratta di un’impresa facile, in modo particolare se non lo abbiamo mai fatto e se il micio non è abituato a questa manipolazione. Di norma, è buona regola, le prime volte, farsi aiutare dal veterinario. In questa maniera si evitano errori e si comprende la giusta tecnica da adoperare.

Le unghie andrebbero tagliate circa ogni due settimane, ma nei casi di gattini piccoli anche più spesso in quanto crescono velocemente. Di certo, se abituati da cuccioli, i gatti sono meno insofferenti a sottoporsi a questa operazione.

Tagliare unghie gatto
Fonte: Pixabay

Cosa succede se le unghie del gatto diventano troppo lunghe

Un piccolo accenno alle conseguenze lo abbiamo già fatto, ma è un argomento che vale la pena approfondire per capire meglio la situazione. Se Fuffy non può o non è in grado di rifarsi le unghie da solo, il rischio che diventino troppo lunghe è molto elevato. In questi casi saranno molto ricurve e non si ritrarranno in modo completo.

Se questo avviene, sono possibili delle lesioni ai cuscinetti delle zampe e si corre il rischio che gli artigli vadano ad incarnirsi in modo pericoloso. Il gatto avrà zoppie o camminerà in modo sbilanciato, provando dolore e correndo il rischio che si creino infezioni.

Non solo, perché anche se le unghie non sono lunghissime, è possibile che la ritrazione non totale possa far incastrare il micio nei tappeti e nei tessuti. Ed è un altro serio problema, in quanto potrebbe ferirsi o infortunarsi tentando di liberarsi dalla trappola.

Di fatto, se il nostro amico è abile e non ha problemi di salute che gli impediscono di agire sulle proprie unghie in modo naturale, è possibile che non gli si debba limare mai gli artigli. Ma in caso contrario, è importante sapere come fare.

Come tagliare le unghie al gatto, la tecnica

Un buon modo per non stressare il gatto, è di abituarlo a farsi manipolare i polpastrelli già qualche giorno prima del taglio. Il passaggio fondamentale è premere i polpastrelli per far uscire l’unghia. Si può fare anche durante la sessione di coccole, in modo da conoscere meglio gli artigli di Fuffy senza che lui si agiti.

Si noteranno due zone delle unghie, una bianca e una rosata, che è provvista di vasi sanguigni e va quindi lasciata intatta per evitare perdite ematiche. Di fatto, va limata solo la punta e il consiglio è di tagliare poco alla volta se non ci sentiamo troppo sicuri.

In commercio possiamo trovare tagliaunghie di vario genere, anche per gattini piccoli, ma possiamo chiedere suggerimento al veterinario su quali modelli siano migliori per il nostro amico. Il taglio va poi effettuato ad un angolo di 45° e con pressione decisa per tagliare l’unghia di netto. L’artiglio infatti non deve essere schiacciato.

Se il gatto ha una folta peluria attorno alle zampe, è importante riuscire a tirarla indietro per non correre il rischio che inceppi la forbicina o la lima. Il che si traduce anche in peletti estirpati che faranno saltare il micio dal fastidio. Ma se abbiamo cura di eseguire la procedura giusta, possiamo continuare a tagliare senza problemi e senza dolori.

 

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