Come fare le iniezioni a cani e gatti
Il vostro veterinario potrebbe chiedervi, per vari motivi, di fare delle iniezioni al vostro cane o al vostro gatto. Come si fanno? Quali tecniche usare?
Potrebbe capitare che vi sia richiesto dal vostro veterinario se sapete fare iniezioni al cane o al gatto. I motivi potrebbero essere i più disparati: magari il vostro pet non assume volentieri farmaci per via orale e vi azzanna una mano ogni volta che ci provate. Oppure potrebbe avere dei problemi di vomito e quindi qualsiasi farmaco somministrato per via orale verrebbe espulso prima ancora di fare effetto.
O ancora ci potrebbero essere dei farmaci somministrabili solamente per via iniettabile. Quindi nel caso degli animali da compagnia potrebbe fare sempre comodo sapere fare iniezioni. Mi raccomando però: se non le avete mai fatte e volete imparare, conviene che lo facciate le prime volta sotto la supervisione del vostro veterinario.
Come fare le iniezioni
Ecco qualche consiglio su come fare le iniezioni a cani e gatti:
- se non ne avete mai fatte, le prime fatele insieme al vostro veterinario
- se ne avete già fatte agli umani, le prime fatele comunque insieme al vostro veterinario. In umana di solito si fanno iniezioni per via intramuscolare, in cani e gatti normalmente si fanno per via sottocutanea, quindi diciamo che la consistenza della cute da bucare cambia parecchio
- ricordate che la pelle dei gatti è molto più dura da bucare rispetto a quella dei cani
- sarebbe più semplice cominciare a fare pratica di iniezioni non sul proprio gatto o cane, in modo che la componente emotiva sia inferiore. Ma spesso questo non è possibile
Ed ecco in pratica come si fa un’iniezione al cane o al gatto:
- assicurarsi che il farmaco che si sta facendo sia effettivamente iniettabile (non sapete quante volte capita che alcuni proprietari cerchino di fare sospensioni orali per iniezione, magari perché il farmacista ha dato loro la formulazione sbagliata)
- aspirare la quantità di farmaco prescritta dal vostro veterinario
- in caso di insulina, se utilizzate il Caninsulin ricordatevi di utilizzare esclusivamente le siringhe apposite. Se siete costretti ad utilizzare quelle per uso umano, chiedete al vostro veterinario di spiegarvi come si fa la conversione, ci sono diverse tipologie di siringhe da insulina e per sicurezza se vi trovate in farmacia mettete in contatto il farmacista col vostro veterinario in modo da comprare le siringhe più indicate e da fare la conversione fra siringhe da insulina veterinaria e siringhe da insulina umana
- la zona in cui fare un’iniezione sottocutanea è quella interscapolare. In realtà l’iniezione può essere fatta anche più caudalmente, ma ricordate che più andate indietro e più la pelle dell’animale sarà sensibile. In caso di ripetute iniezioni sottocutanee, variate ogni volta il punto dell’iniezione per evitare infiammazioni del tessuto sottocutaneo
- tenere la siringa parallela alla colonna vertebrale del pet
- se siete destrorsi, con la mano sinistra usate pollice, medio e anulare per sollevare la cute, utilizzate invece l’indice per creare una nicchia che servirà a darvi la direzione dell’iniezione
a questo punto impugnate con la mano destra la siringa e con un movimento deciso, ma non eccessivo forate la pelle. Dovreste sentire il momento esatto in cui bucate - l’ago non va infilato fino in fondo, basta la parte iniziale
- a questo punto spingete lo stantuffo e inoculate il farmaco. Salvo diverse indicazioni, andate piuttosto veloci, soprattutto in caso di gatti: se siete troppo lenti, il gatto si scoccerà e vi scapperà sotto le mani prima che siate arrivati a metà dell’iniezione
- una volta inoculato del tutto il farmaco, sfilate la siringa e non massaggiate, soprattutto se avete a che fare con un gatto (pare che sia un fattore che stimola la formazione di sarcomi da iniezione)
- se siete mancini, invertite le mani
Come di sicuro avrete notato, non ho accennato al fatto di disinfettare con alcol il punto dell’inoculazione. Quello ha senso in umana, ma nei nostri animali no: fa scena, però in realtà non serve a nulla. Perché? Beh, perché c’è il pelo. Per avere senso una cosa del genere, bisognerebbe rasare la zona di inoculazione e poi disinfettare, ma quale proprietario taglierebbe mai il pelo al micio o al cucciolo per fargli una puntura? Non lo farei neppure io sui miei!
Per quanto riguarda le iniezioni intramuscolari, più o meno qui valgono le stesse regole che per l’umana: si fa l’iniezione nel muscolo della coscia, si aspira prima di inoculare per assicurarsi di non aver preso un vaso e si inietta. Non si aspira quando si fa un’iniezione sottocutanea perché qui non ci sono vasi che si possano prendere per errore, diversa invece la situazione della coscia. Chiedete sempre al vostro veterinario se il farmaco da inoculare al vostro pet può essere fatto per via intramuscolare: alcuni si possono fare solo per via sottocutanea, mentre inoculare grandi quantitativi di farmaco per via intramuscolare potrebbe causare un lieve dolore con transitoria zoppia. Un po’ come quando a noi fanno le penicilline per via intramuscolare: non so voi, ma io non riuscivo a muovere la gamba per mezza giornata da quanto bruciavano.
E’ poi normale che il cane o il gatto si agitino un po’ quando gli viene fatta un’iniezione o che vocalizzino, ma anche a noi non piace quando ci fanno le iniezioni e magari ci agitiamo o protestiamo: è la stessa cosa. Inoltre alcuni farmaci bruciano più di altri, sarà il vostro veterinario ad avvertirvi a priori.
Conseguenze
Molti proprietari hanno timore di fare le iniezioni ai propri pet nella convinzione di potergli fare del male. In realtà nella zona interscapolare non si possono fare grossi danni se seguite esattamente le indicazioni del vostro veterinario, per quanto a volte capitino dei piccoli disguidi (cose che succedono anche ai veterinari a dire il vero e di cui non bisogna preoccuparsi eccessivamente):
- quando iniettate, il farmaco esce dall’altra parte: semplicemente avete finito per forare la pelle da parte a parte, nessun problema, si valuta quanto farmaco è uscito e si rifà l’iniezione da un’altra parte
- quando iniettate, il farmaco non va giù: la bietta dell’ago potrebbe cozzare contro la parete, per cui il farmaco non esce. Spostandovi leggermente più avanti o più indietro il problema dovrebbe risolversi
- quando sfilate l’ago, esce una goccia di sangue: state tranquilli, nella zona interscapolare non ci sono grossi vasi, quindi non avete potuto in nessun modo inoculare il farmaco per via endovenosa. Semplicemente avete forato uno dei numerosi capillari di superficie: capita soprattutto quando si usano aghi di grosso calibro, quando si fanno parecchie iniezioni nello stesso posto, quando l’animale si muove durante l’iniezione, negli anziani perché hanno la cute più fragile e sottile
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Bryan Alexander – Mel B