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Come capire se il criceto sta male?

Se hai un criceto, è importante imparare a capire quali siano i primi segni di malattia. Questo perché ci sono numerose malattie che possono colpire i nostri criceti e che possono progredire anche molto rapidamente se non proviamo subito a porvi rimedio. Osserva bene il tuo criceto: se vedi uno o più di questi sintomi o segni clinici, chiama subito il tuo veterinario esperto di esotici

Come capire se il criceto sta male?

La prima cosa da fare per capire se il criceto sta male, è sapere quali siano il suo aspetto e il suo comportamento normali. Questo significa osservarli quando stanno bene per cogliere al volo eventuali sintomi e segnali di malattia. Questo perché non sempre i sintomi di malattia nei criceti sono così evidenti, specie a occhi poco esperti o poco attenti. Al primo sintomo di malattia, contatta subito il tuo veterinario esperto di esotici. Questo perché nei criceti, come nei conigli, alcune malattie hanno un decorso molto rapido: dall’esordio dei sintomi al possibile exitus mortale possono passare pochi giorni. O ore in alcuni casi.

Come capire se il criceto sta male: sintomi e segni

Criceto dorato

Questi sono alcuni sintomi che ti permettono di capire se il tuo criceto sta male:

  • alterazioni del normale comportamento: se il tuo criceto improvvisamente dorme di più, si muove di meno, mangia di meno, non gioca più, ecco che questo potrebbe essere un primo sintomo di malattia. Aspecifico, è vero, ma le variazioni di comportamento sono importanti negli animali
  • mangia di meno: sono tante le malattie che spingono un criceto a mangiare di meno, da problemi di errata crescita dei denti a occlusione delle tasche guanciali, da enteriti a infezioni, arrivando anche a forme tumorali
  • noduli cutanei: ascessi e tumori cutanei sono purtroppo molto frequenti nei criceti (anche forma di linfoma cutaneo con alopecia). Se noti un nodulo, conviene portare il criceto dal veterinario prima che il nodulo sia talmente grosso da impedirne l’asportazione chirurgica. Se noti, invece, una strana sacchetta fuoriuscire dalla bocca del criceto, potrebbe essere un prolasso della tasca guanciale. Un gonfiore persistente a livello delle guance, invece, potrebbe anche indicare un’ostruzione della tasca guanciale
  • alopecia e prurito: forme di parassitosi o anche carenze nutrizionali da diete povere di proteine animali possono indurre prurito e caduta del pelo nei criceti
  • lesioni cutanee: i criceti si feriscono facilmente
  • coda imbrattata: è un segno di diarrea, fra cui anche la wet tail, patologia con alto tasso di mortalità. Anche la somministrazione errata di antibiotici tossici per i criceti possono causare enteriti mortali nel giro di poche ore dall’ingestione
  • stipsi: la riduzione o l’assenza di feci, indicano stipsi o occlusione intestinale
  • starnuti e scolo nasale: indicano una forma di rinite, di raffreddore per intenderci. Occhio che spesso può complicarsi con forme di polmonite. In questo caso si ha anche anoressia, abbattimento e difficoltà respiratorie
  • necrosi della zampa: se il criceto usa come cuccia il classico cotone idrofilo, ecco che fili di questo cotone possono attorcigliarsi intorno alla zampa e agendo da laccio emostatico. La mancata vascolarizzazione della zampa ne provoca la necrosi
  • fratture: il criceto presenta zoppia, non utilizza un arto o un gonfiore non dovuto ad ascessi o neoformazioni
  • poliuria e polidipsia: un criceto, specie se anziano, che beve di più e urina di più, potrebbe soffrire di amiloidosi. In questo caso si possono avere come sintomi anche edema, ascite e perdita di peso
  • cianosi: associata a difficoltà respiratoria e edema polmonare, indica una trombosi cardiaca

Cosa fare se il criceto sta male?

Se hai notato uno strano cambiamento nel comportamento del tuo criceto o se hai osservato uno o più dei sintomi e segni clinici visti prima, contatta subito il tuo veterinario esperto di esotici. Questo perché alcune delle patologie sopra descritte possono avere un decorso molto rapido, spesso con esiti fatali se non si interviene tempestivamente.

Fonti:

  1. MSD Vet Manual
  2. Science Direct

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