Come andare in vacanza con il gatto: qualche consiglio
Avete deciso di andare in vacanza con il vostro gatto? Oppure non potete portarlo con voi? Ecco qualche consiglio anche dal punto di vista veterinario.
Se avete già organizzato le vacanze, vi siete ricordati di pensare anche al vostro gatto? Effettivamente portare il proprio gatto con sé in vacanza è un po’ più complesso che per quanto riguarda il cane: il gatto non è che ama troppo viaggiare e sono pochi i gatti che riescono a sopportare bene lo stress di un doppio cambio di casa nel giro di 15-20 giorni. Di sicuro è più facile se avete abituato il gatto sin da piccolo, da adulto potrebbe manifestare qualche disagio legato allo stress anche a mesi di distanza dal viaggio in questione.
Andare in vacanza con il proprio gatto
Più o meno a grandi linee per il gatto in vacanza valgono le stesse considerazioni fatte per il cane, con qualche ovvia modifica:
- il posto è in Italia? Bisogna prendere traghetti o aerei? E’ richiesta la vaccinazione antirabbica su questi mezzi di trasporto?
- Il posto è all’estero? Ho il passaporto e l’antirabbica in regola e in corso di validità? Se vado in un Paese al di fuori dell’Unione Europea mi sono ricordato di contattare l’Asl e l’ambasciata per chiedere se servono procedure particolari come la titolazione anticorpale?
- Come farò viaggiare il gatto? In auto? Se il gatto soffre di mal d’auto ricordatevi di non andare all’ultimo minuto dal veterinario e chiedere qualche rimedio miracoloso. Il trasportino è pronto e sicuro?
- Se il gatto deve viaggiare in treno, nave o aereo ricordatevi di chiedere ai gestori le modalità di trasporto richieste per evitare sorprese al momento dell’imbarco. Ci sono alcune compagnie aeree, fra cui mi pare anche l’Alitalia, che vi darà direttamente lei la gabbietta delle dimensioni stabilite per far viaggiare il gatto, altre consentono l’uso di gabbie proprie, ma a patto che rispettino determinate misure di altezza, larghezza e profondità
- Portate sempre con voi il libretto sanitario del cane, il passaporto, i fogli dell’avvenuta vaccinazione antirabbica e l’eventuale certificato di buona salute se richiesto (se andate all’estero conviene farlo scrivere in italiano e in inglese)
- Altro punto fondamentale: gli alberghi, campeggi, strutture dove alloggerò accettano i gatti? Fate comunque molta attenzione: se portate il gatto in albergo dovete avvisare il servizio di pulizia che c’è un gatto libero nella stanza, se aprono la porta e il gatto ne approfitta per scappare non lo ritrovate più. Idem per il campeggio: ho visto proprietari costruire dei recinti all’aperto per i loro gatti, chiusi anche sopra, anche perché d’estate far rimanere un gatto nel bungalow, in roulotte o nel camper sotto il sole significa fargli venire di sicuro un colpo di calore
- Chiedete al veterinario che tipo di profilassi (pulci, zecche, eventualmente filaria) conviene fare in relazione al posto dove vi state recando
- Avete preso con voi il cibo del gatto? Se nel cane era importante assicurarsi di avere il cibo giusto con sé (non sempre nei posti di vacanza si trova la marca che state usando) per evitare bruschi cambi di dieta, nel gatto è fondamentale: non sono molti i gatti che accettano di buon grado di cambiare marca di croccantini, evitate dunque di assistere allo sciopero della fame del vostro micio per tutto il periodo della vacanza
- Avete preso con voi un quantitativo sufficiente di antiparassitari esterni adeguati al numero di giorni che starete via?
- Se avete un micio che soffre di una particolare malattia, ricordatevi di portare con voi una scorta sufficiente delle sue medicine: non è detto che le farmacie dei posti di vacanza abbiano sempre tutto a disposizione.
- Anche se il vostro gatto non soffre di particolari malattie, conviene avere sempre con sé in vacanza qualche farmaco adatto a ogni evenienza: come per il cane, vanno bene un antibiotico a largo spettro, un cortisonico per le reazioni allergiche, un antiemetico/antiacido, dei fermenti lattici per la diarrea, una pomata o uno spray antinfiammatorio/antibiotico, un disinfettante direi che sarebbero il minimo da portare con sé nella borsa dei medicinali
- E magari ricordatevi di portare con voi le sue ciotole preferite e la coperta dove ama dormire, con anche il suo giochino preferito: lo aiuterà a sentirsi di più a casa sua
- Portate con voi la sua lettiera e una scorta adeguata di sabbietta
E se dovete lasciarlo a casa?
Ecco, secondo me la soluzione migliore in questo caso è lasciare il gatto a casa propria con delle persone che il gatto conosce e di cui vi fidate che vadano un paio di volte a dargli da mangiare, a pulirgli la lettiera e a fargli compagnia. Il gatto starà nel proprio ambiente, sarà comunque rilassato e più tranquillo rispetto ad essere sballottato su aerei e in alberghi, soprattutto se non è un gatto abituato a viaggiare.
Se non fosse possibile, esistono sempre le pensioni per gatti. Ricordatevi di andarle a vedere prima per valutare la sistemazione del gatto e portate al gestore il suo cibo (se state via dieci giorni non portate due scatolette in croce, lasciategli abbastanza cibo per tutto il periodo della vostra assenza), le sue ciotole, i suoi giochi e la sua cuccia. Oppure potreste lasciare il gatto a casa di famigliari o amici conosciuti, però anche qui c’è da dire che molti gatti si stressano per questi cambi repentini di ambiente e magari manifestano segni di disagio anche a distanza di settimane o mesi.
Ricordatevi sempre di lasciare al gestore o a chi verrà a casa vostra a dar da mangiare il gatto il recapito del veterinario, con anche il libretto. E se il gatto prende delle medicine, assicuratevi che la persona preposta alla sua cura riesca a dargliele e che ne abbia abbastanza.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Notoriousx