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Come aiutare i bambini a superare la morte di un animale domestico

Quando Fido o Micio ci lasciano è sempre dura da accettare, ancor più per i bambini. Ecco alcuni consigli degli esperti per aiutare i più piccoli a elaborare e superare la morte di un animale domestico

Come aiutare i bambini a superare la morte di un animale domestico

Superare la morte di un animale domestico è difficile per noi adulti che ben comprendiamo l’irreversibilità della perdita. Per i bambini il discorso si fa ancora più complesso: spesso la morte del cane o del gatto è il primo lutto che si trovano a elaborare e tocca a noi adulti spiegargli come mai Fido o Micio non ci sono più, dove sono andati, perché non potranno più riabbracciarli.

Ci viene in aiuto in questo doloroso compito la dottoressa Sujatha Ramakrishna, autrice di Raising Kids Who Love Animals. I bambini iniziano a concepire la morte come un evento ineluttabile intorno ai sette anni. Bisogna evitare di generare confusione nella mente del bambino, nascondendogli la verità. Se diciamo al bambino che il cane sta dormendo o è andato via per qualche tempo, non faremo altro che peggiorare la situazione. I bambini non dimenticano facilmente i loro amici a quattro zampe, si aspetteranno che si risvegli, ci chiederanno continuamente notizie sulla data del suo ritorno a casa. Illudendolo che potrà rivedere il suo pet un giorno, non otterremo altro che di prolungare il suo dolore e rimandare l’inevitabile momento della verità.

Niente eufemismi, dunque. Nel caso in cui dovessimo ricorrere all’eutanasia, per porre fine alle sofferenze dell’animale, la sincerità resta la strada migliore per comunicare la brutta notizia al bambino. Fategli notare che il cane o il gatto non riescono più a giocare, stanno male e soffrono e che è ora di dirgli addio per evitare di prolungare loro il dolore. Molto meglio permettere al bambino di salutare l’animale nei giorni precedenti all’eutanasia, di stargli vicino e salutarlo piuttosto che nascondergli tutto fino a intervento compiuto.

Il bambino non dovrebbe assistere all’eutanasia. Nel caso degli adolescenti, invece, se intendono presenziare è bene non negargli questa possibilità. Importante, in entrambi i casi, inscenare una piccola cerimonia funebre. A volte bastano poche parole di commiato prima di seppellire un pesciolino rosso per permettere al bambino di esprimere le proprie emozioni, vincere la rabbia per un evento così traumatico, all’apparenza inspiegabile.

Se il bambino piange e si mostra arrabbiato è assolutamente normale, fa parte del processo di elaborazione del lutto, lo aiuterà a crescere e in futuro gli sarà utile per affrontare la perdita di altri animali e persone care. Se i bambini vi chiedono dove vanno gli animali quando muoiono potete raccontargli la leggenda del Ponte Arcobaleno: un luogo meraviglioso dove cani, gatti e altri pets giocano insieme felici.

Una bimba accarezza un gatto

Foto | Simon Blakely

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