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Che cibo dare ai gerbilli domestici?

Cosa mangiano i gerbilli domestici? Ecco qualche consiglio su dieta e alimentazione, incluso quello che possono e non possono mangiare

Che cibo dare ai gerbilli domestici?

Prima di prendere dei gerbilli, è bene informarsi sulla gestione del suo alloggio e su quale sia l’alimentazione migliore da fornire. Questo perché è bene avere in casa tutto quello di cui il gerbillo ha bisogno e non ritrovarsi magari di sera, quando i negozi sono tutti chiusi a chiedersi che cibo dare ai gerbilli domestici. Ricordatevi sin da subito che i gerbilli non sono criceti, quindi anche la loro alimentazione è leggermente diversa.

Gerbilli domestici: che cibo dare loro?

gerbilli cosa mangiano

In molti pensano che l’alimentazione del gerbillo sia simile a quella del criceto. Ma non è così: è più simile a quella del coniglio o della cavia. Innanzitutto il gerbillo deve avere sempre a disposizione del fieno di prato polifita di buona qualità, non troppo polveroso. Il fieno lo userà sia per limarsi i denti che come fondo della gabbia.

A differenza del coniglio, però, bisogna offrire al gerbillo un mix commerciale di semi. L’importante è che non ci siano troppi semi di girasole: hanno troppi grassi e poche vitamine. Eventualmente è possibile creare un mix fai da te mescolando insieme grano, farro, mais, avena e orzo.

Il gerbillo va abituato a mangiare anche delle verdure fresche. Come per il coniglio, non devono mai essere bagnate o fredde di frigo. Vanno bene le insalate, le carote, i cetrioli, le zucchine, i broccoli (non troppi), il cavolfiore (poco), gli spinaci e i piselli, ma togliendogli il baccello.

La frutta è gradita, ma va da data in quantità limitata in quanto contiene troppi zuccheri. Meglio scegliere frutta non esotica.

Esattamente come per i criceti, però, ci va un’integrazione di proteine. Una o due volte a settimana, dunque, si può dare un po’ di uovo sodo, dello yogurt al naturale (al massimo alla frutta) o del formaggio non salato.

Il fieno deve essere lasciato a volontà, mentre il pellet o il mix di semi va razionato (altrimenti rischia di ingrassare troppo). Il cibo fresco va somministrato la sera e ogni giorno bisogna rimuovere quello che non ha mangiato.

Occhio a non esagerare con frutta e verdura fresca altrimenti rischia problemi di diarrea. Acqua fresca deve sempre essere lasciata a disposizione negli appositi beverini.

Come addomesticare un gerbillo?

Dopo aver allestito correttamente la gabbia del gerbillo, è necessario cominciare ad addomesticarli. Cioè abituarli al contatto umano. Molto spesso sono già abituati, dunque si fanno accarezzare e prendere in mano esattamente come succede con i criceti.

Se però il gerbillo appare diffidente, bisogna conquistarsi piano piano la sua fiducia. E mettersi in testa che esistono soggetti che, di carattere, tendono a essere per natura più schivi di altri. Comunque sia si può cominciare ad abituare il gerbillo alla nostra presenza, limitandoci a sederci accanto alla gabbia e leggendo, giocando o facendo altro. Ogni tanto parlategli in modo che si abitui anche alla vostra voce.

Quando lo vedete tranquillo, potete cominciare ad invogliarlo ad avvicinarsi a voi offrendogli dei pezzettini di cibo. Piano piano potrebbe abituarsi e diventare sempre più socievole. Non fate mai mosse brusche e non alzate la voce in quanto potrebbe spaventarsi e mordere.

Fonti:

  1. RSPCA
  2. PDSA

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