Petsblog Cani Comportamento Cani Chiamano la polizia per un cane aggressivo, guardate cos’è successo

Chiamano la polizia per un cane aggressivo, guardate cos’è successo

Spesso si vede l'aggressività in un cane dove questa aggressività non c'è. Questa storia è un esempio lampante.

Chiamano la polizia per un cane aggressivo, guardate cos’è successo

Spesso un avvenimento viene descritto in maniere differenti proprio perchè, i testimoni, hanno punti di vista differenti. Questa è la storia di un pitbull e di una chiamata alla polizia. La polizia di Arlington (USA) ha risposto ad una chiamata dove veniva denunciata la presenza di un pitbull agressivo in un quartiere della città. Il sergente Gary Carter, quando è arrivato, si è subito reso conto che il cane che aveva solamente bisogno di aiuto. Carter è sempre stato un grande appassionato di cani e ha capito subito la realtà dei fatti:

“Sono senza parole su come questo sia potuto accadere e su come si siano comportate queste persone nella descrizione della situazione del cane. La gente, purtroppo, quando vede un pitbull, non vede un cane spaventato ma vedono qualcosa che, nella loro mente, è estremamente pericoloso. Quando sono andato a controllare, ho rapidamente capito che non c’era nulla da temere. Il cane era cordiale e , credo, stesse provando a farsi degli amici e non di attaccare qualcuno”

Troppo spesso, queste chiamate finiscono molto male per il cane perchè molti agenti sono totalmente impreparati ad affrontare questa situazione di stress, sia per loro che per il cane. Il dipartimento di polizia di Arlington, come molti altri dipartimenti, ha creato un corso di formazione apposito per riconoscere i segnali di pericolo ed evitare al massimo qualsiasi pericolo per il cane. Il sergente. Jeff Houston, portavoce del dipartimento di polizia di Arlington, ha detto:

“Abbiamo avuto una formazione per mostrarci cosa cercare in un cane e, in questo modo, siamo in grado di capire il reale atteggiamento del cane e come intervenire”

Dopo una serie di appelli, il cane ha ritrovato il suo padrone. Guardando il padrone, però, mi viene qualche sospetto sulle sue vere intenzioni. Stando solo ai suoi tatuaggi è tatuato un 13″ che simboleggia una gang di trafficanti di droga messicani e una lacrima sotto l’occhio che sta a significare che quell’uomo ha commesso un omicidio. Spero, vivamente, che quei tatuaggi facciano solamente parte del suo passato e che ora sia, quantomeno, un padrone a modo e non usi il cane per i suoi traffici.

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