Cheratite eosinofilica gatto: sintomi
Ecco sintomi e segni clinici di una particolare forma di cheratite, la cheratite eosinofilica del gatto.
La cheratite eosinofilica del gatto, il cui acronimo è FEK, è una malattia della cornea che può colpire i gatti di qualsiasi razza ed età. Tuttavia la si vede manifestarsi soprattutto nei gatti di razza Siamese, Persiano, Blu di Russia e Himalayano. Però la si vede anche nelle altre razze, incluse incroci e gatti comuni europei. Non è ancora ben chiara la causa della cheratite eosinofilica del gatto, tuttavia spesso, nei raschiati corneali dei gatti affetti, è stata notata la presenza dell’Herpesvirus (FHV-1). Ma quali sono i sintomi della cheratite eosinofilica nel gatto?
Cheratite eosinofilica gatto: sintomi e segni clinici
Di solito la cheratite eosinofilica nel gatto parte dal canto laterale dell’occhio (canto temporale) e poi si espande verso il canto mediale (canto nasale), soprattutto nella zona del limbus (il limbus è la zona di congiunzione fra sclera e cornea). Tuttavia le lesioni possono aumentare, diffondersi e interessare altre parti dell’occhio. Molto spesso, poi, la presentazione è bilaterale, quindi entrambi gli occhi sono colpiti. Questo accade soprattutto nelle forme croniche della malattia.
Questi sono i classici sintomi della cheratite eosinofilica nel gatto:
- presenza di una o più placche corneali di colore bianco-rosato (sembra un deposito biancastro granuloso, spesso che viene via facilmente con dei raschiati corneali)
- depositi biancastri sulla cornea
- arrossamento della congiuntiva
- congiuntivite grave e imponente
- chemosi, cioè edema della congiuntiva (la congiuntiva appare rigonfia e edematosa)
- scolo oculare sieroso (se diventa mucopurulento è perché c’è stata sovrinfezione batterica delle lesioni primarie)
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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