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Che cos’è il letargo?

Oggi andremo a parlare del letargo, che cos’è e cosa comporta.

Che cos’è il letargo?

Letargo – Avevamo già parlato in passato del letargo nelle tartarughe sia d’acqua che di terra, specificando anche perché non è possibile far fare il letargo in casa a venti gradi medi di temperatura. A seguito di alcune domande arrivate sulla posta di Petsblog, però, ho deciso di andare a parlare in maniera più generale del letargo, proprio per capire cosa sia e perché solo alcuni animali vanno in letargo. Spero che questo sia d’ausilio a tutti coloro che scambiano tartarughe in ipotermia e malate per tartarughe che stanno andando in letargo.

Letargo: che cos’è?

Il letargo è una forma di ibernazione (anche se nell’ibernazione gli animali reagiscono lentamente agli stimoli, nel letargo dormono e basta), una condizione biologica in cui un animale riduce al minimo il suo metabolismo basale e le sue funzionai vitali, in cui battito cardiaco e respirazione rallentano e in cui si abbassa anche la temperatura corporea. Noto anche come quiescenza, il letargo non può essere effettuato da tutti gli animali: per esempio oltre alle tartarughe e i rettili in generale, fra i mammiferi vanno in letargo l’orso (anche se a dire il vero quello dell’orso non è un vero e proprio letargo in quanto la sua temperatura si abbassa, ma non a livello di altri animali e comunque durante questo pseudo letargo può anche allattare o far nascere i piccoli), la marmotta, i procioni, i ghiri, i pipistrelli e il tasso.

Il letargo viene effettuato durante l’inverno, soprattutto nelle regioni fredde e temperate. Si tratta di un meccanismo di adattamento che permette agli animali che lo praticano di sopravvivere in un periodo dell’anno nel quale le scorte alimentari sarebbero insufficienti a garantirgli la sopravvivenza. Inoltre le tartarughe mantengono la temperatura corporea costante grazie al sole (non sono omeotermi come i mammiferi, sono eterotermi, cioè la temperatura corporea varia a seconda di quella esterna), per cui d’inverno congelerebbero tutte se stessero fuori all’aperto e non facessero il letargo. Grazie a questa capacità di adattamento, a meno che le temperature non diventino siberiane, il sangue non congela nei vasi, grazie anche alle sostanze presenti nel sangue (sali, urea…) capaci di non far cristallizzare la parte liquida del sangue.

Durante il periodo del letargo le funzioni vitali si riducono al minimo e il corpo si nutre delle riserve di grasso accumulate durante l’autunno. Durante il letargo la temperatura corporea si abbassa (varia a seconda della specie).

Cosa vuol dire per le tartarughe?

Ribadiamo alcuni concetti che continuano a non essere chiari ai proprietari di tartaruga:

  • in casa la tartaruga non può andare in letargo perché c’è una temperatura troppo alta. Per andare in letargo in casa ci devono essere 4-7 gradi e dubito che in casa vostra faccia così freddo. Se vedete una tartaruga che in casa non mangia, non si muove, dorme sempre probabilmente non è in letargo: o è andata in ipotermia perché non le avete messo la lampada riscaldante o il riscaldatore (metterla vicino al termosifone non basta, in casa non avete 26-28 gradi e non si riesce a realizzare un hot spot e neanche serve metterla sotto la lampadina della scrivania) o è morta
  • il letargo è utile alle tartarughe, ma va fatto fare solo a quelle abbastanza grandi e in salute. Tartarughe magre, malate, con ferite, polmoniti, ipovitaminosi non vanno assolutamente mandate in letargo, non hanno le risorse necessarie per superare il letargo
  • per andare in letargo l’intestino della tartaruga deve essere vuoto, questo per evitare fermentazioni durante il letargo che possono provocarne la morte. Di solito in natura la tartaruga man mano che si avvicina l’ora del letargo smette di mangiare, in casa se continuate a darle da mangiare si rimpinza fino all’ultimo e l’intestino sarà pieno
  • ricordatevi nei mesi prima del letargo di portare la tartaruga del veterinario per controllare che sia in grado di sopportare il letargo e che non abbia parassiti intestinali

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | merula

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