Centinaia di agnellini salvi “per colpa” degli animalisti
Gli allevatori contro gli animalisti per le campagne contro l'uccisione degli agnelli per Pasqua
Questo post nasce da una notizia che ho trovato sul web giusto qualche minuto fa. La Confederazione italiana agricoltori (CIA) della toscana ha annunciato un calo nelle vendite degli agnelli per il periodo pasquale con una flessione in negativo del -15%. La notizia che ha fatto scattare in me la molla dell’indignazione è l’affermazione, riportata dal sito Qui News, del presidente della CIA Grosseto Enrico Rabazzi. Secondo il signor Rabazzi, gran parte della colpa (avete letto bene, colpa) del calo delle richieste di cuccioli di pecora perchè si, dei neonati di un mese sono solamente dei cuccioli, è per colpa delle campagnie di sensibilizzazione delle varie associazioni animaliste come per la LAV e quella dell’OIPA. L’affermazione di Rabazzi lascia parecchi punti di domanda:
” E’ l’ora di finirla con queste invenzioni da parte delle associazioni animaliste, che ogni anno invitano i consumatori a non mangiare carne di agnello, per chissà quale scopo che solo in apparenza è ideologico. “
Per quello che mi riguarda, sono vegetariano da molto tempo. Anche prima di diventarlo, però, non ho mai seguito questa terribile usanza di mangiare dei cuccioli solo perchè lo “impone la tradizione”. Una tradizione decisamente stupida che nulla ha a che fare con la religione (se mai qualcuno lo fa per questa ragione). Quello che mi fa rabbrividire nelle parole del personaggio della CIA Grosseto è l’affermazione: “chissà quale scopo che solo in apparenza è ideologico”. Io, come molti altri animalisti, ho condiviso i vari appelli ad evitare il consumo di carne di agnello per delle ragioni che mi sembrano ovvie: non si mangiano i cuccioli.
Decidere, o meno, di mangiare carne (perchè è una decisione personale, nessuno, nemmeno la Natura, ci obbliga a farlo) non implica il fatto che si debba per forza uccidere degli esseri di nemmeno due mesi di vita. Includere il fatto che se qualcuno non fa soldi sulla pelle dei cuccioli, personalmente è solamente un ulteriore stimolo a continuare a lottare per la vita di questi animali innocenti.