Castrazione cavia maschio: pericoli e motivazioni
Perchè si castra solitamente la cavia maschio?
Come mai si castra il caviotto maschio? Partiamo da principio. Ahimè e di nuovo ahimè, commettete l’errore di acquistare un animale e non di adottarlo e vi capita proprio un caviotto maschio? Come mai si consiglia la castrazione? Prima di tutto è molto difficile che una cavia maschio adulta poi vada d’accordo con un altro maschio. Volete provare? E poi come vi regolerete: se si attaccano magari si feriscono e, in conseguenza, dovrete poi tenere 2 habitat e provvedere non a una ma a due castrazioni. Ci sono pericoli? Si tratta di un’operazione, ma se la cavia è allergica all’anestesia purtroppo lo si scopre solo al momento: se un domani gli viene un tumore ai testicoli d’altra parte cosa si fa? Non lo si opera per paura?
La castrazione di un caviotto maschio è una operazione di routine per un veterinario esperto in animali esotici: vi ricordo appunto che le cavie sono animali particolari e un veterinario generico non è adatto. Post castrazione è bene aspettare un mesetto circa (basandosi anche sull’età della cavia e dei cicli ormonali che può aver avuto) e poi affiancare una femmina. Come mai non si sterilizza la femmina? Perchè è una operazione molto più delicata, più lunga, più invasiva, sebbene al momento sia in atto una nuova tecnica ancora non diffusissima.
In questo modo, ossia castrando il maschietto, si rende vita facile al caviotto, che molto molto facilmente si inserirà con una compagna: ricordiamo infatti SEMPRE che le cavie sono animali gregari e non vanno MAI tenuti da soli.