Carne di canguro, l’appello degli animalisti per fermarne il commercio
Le associazioni animaliste si schierano in difesa dei canguri e lanciano un appello all'Unione Europea per fermare il commercio della loro carne
Le associazioni animaliste si schierano “in prima linea” per difendere i canguri. Probabilmente non lo sapevate, ma la carne di canguro, così come la pelle di questo animale, è ampiamente commercializzata in molti Paesi dell’Unione Europea. A causa di ciò, i canguri sono vittime di un vero e proprio massacro, un fenomeno crudele non fa altro che distruggere ulteriormente la biodiversità del nostro Pianeta.
Per questa ragione Eurogroup for Animals (di cui la Lav fa parte) ha deciso di chiedere all’Unione europea di vietare l’importazione di carni e pelli provenienti da questi animali. La LAV ricorda in particolar modo che l’Unione Europea rappresenta uno dei maggiori mercati di derivati dei canguri, sia per quanto riguarda la carne (con particolare attenzione a Paesi come Belgio e Germania), sia per quanto riguarda la pelle (in Paesi come Italia e Germania).
Il consumo massiccio di tali prodotti mette in serio pericolo l’esistenza stessa di questi animali. Per combattere questo fenomeno, le associazioni animaliste hanno già lavorato per spronare varie azienda a rinunciare all’utilizzo di prodotti derivati dai canguri. Diadora, Prada e Ferragamo hanno già risposto all’appello! La strada da percorrere però è ancora molto lunga.
Carne di canguro: l’appello degli animalisti
La Lav rimane fortemente impegnata nel “contrastare la mattanza di canguri in Australia“. Purtroppo per il momento non è giunta alcuna risposta dalle Istituzioni, come spiega Simone Pavesi, responsabile Lav Area Moda Animal Free, che rinnova dunque l’appello al Governo Italiano e alla Commissione Europea, affinché venga vietata l’importazione di prodotti derivati dai canguri.
Un appello lanciato non solo dall’Italia, ma da molti altri Paesi. Un invito ancor più importante, alla luce della pandemia che ha cambiato in qualche modo il nostro intero mondo:
La crisi del Covid-19 ha dimostrato l’urgente necessità di rivalutare il nostro rapporto con gli animali selvatici. La caccia commerciale ai canguri rappresenta un’industria particolarmente antigienica e crudele, che non rispetta gli standard sanitari e di benessere animale europei,
ha infatti aggiunto Reineke Hameleers, ceo Eurogroup for Animals.
Non ha più senso nascondersi dietro a un dito. È ora che l’Unione Europea affronti la questione con responsabilità e consapevolezza.
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via | Ansa