Cani salvati dal traffico illegale saranno tolti alle famiglie affidatarie
Decisione che fa discute: alcuni cani salvati dal traffico illegale di cuccioli dall'Est Europa verranno tolti alle famiglie affidatarie.
Sta facendo discutere la decisione della Procura di togliere alle famiglie affidatarie alcuni cani vittime del traffico illegale per darli a chi li aveva comprati. I cinque cani in questione si chiamano Teo, Tino, Ambra, Scooby e Yule. Questi cuccioli erano fra i 14 cuccioli che la Polizia stradale di Palmanova aveva trovato ammassati in un veicolo sull’A4. Si trattava di cuccioli vittime del traffico illegale dall’Est Europa. A causa della forte domanda di cuccioli di razza a basso prezzo, in alcuni paesi dell’Europa dell’Est le cagne sono fatte figliare di continuo, detenute in condizioni igieniche precari, nutrite non correttamente e non vaccinate.
Il frutto di tali cucciolate viene poi trasportato clandestinamente in Italia, spesso con libretti contraffatti, sprovvisti di microchip o con malattie in incubazione, pronto per essere acquistato da chi vuole un cucciolo di razza spendendo poco.
Cani salvati dal traffico illegale dall’Est tolti alle famiglie affidatarie
Questa storia inizia lo scorso 11 dicembre quando otto Volpini di Pomerania, cinque Barboncini nani e un Bouledogue francese sono stati salvati dalla Polizia stradale. Subito erano stati presi in cura da un allevamento del posto. Poi erano stati portati al canile di Udine per essere dati in affido in custodia giudiziaria ad alcune famiglie.
I cuccioli sono stati dati in affido il 21 dicembre: molti di loro erano malati e avevano bisogno di cure e di prendere diversi medicinali. Tuttavia adesso la Procura ha deciso diversamente. Dopo averli lasciati in affido in queste due settimane, adesso le famiglie affidatarie dovranno restituirli a chi li aveva acquistati.
Ovviamente le famiglie affidatarie non ci stanno e si sono rivolte ad Alessandra Marchi, avvocato e responsabile nel Veneto della Lega italiana difesa animali e ambiente. L’avvocato ha spiegato che la Procura ha stabilito il cambio di custodia pur mantenendo attivo il sequestro. Secondo la Procura i cuccioli dovranno andare a stare con le famiglie che hanno dichiarato di averli comprati.
Tuttavia questa decisione è stata alquanto impopolare. I cuccioli in questione non stanno ancora bene. Sono stati tolti dalle madri troppo presto, hanno subito un viaggio in condizioni spaventose e hanno mostrato di avere in corso diverse malattie. Dunque adesso devono essere nuovamente spostati? Un ulteriore cambio di ambiente in questa fase rischia di porre la loro vita in serio pericolo.
L’avvocato ha anche aggiunto che chiederà il permesso per contattare le famiglie che hanno comprato i cuccioli per chiedere di trovare una soluzione alternativa. In caso contrario tutta questa vicenda diventerà una vera e propria sconfitta nella lotta contro il traffico illecito di animali.
In effetti, è difficile capire la logica dietro alla scelta della Procura. Se ci si pensa bene, infatti, il traffico illegale di cuccioli dall’Est è pienamente attivo perché, oltre all’offerta, c’è anche la domanda. Si parla dappertutto di traffico di cuccioli dall’Est Europa: possibile che tutti gli acquirenti di cani comprati tramite annunci su internet a costo molto più basso della media italiana per quella razza o tramite rivendite di cuccioli multirazza non si pongano mai il dubbio sulla provenienza di questi cuccioli?
Vi invitiamo ancora una volta a rileggere il nostro articolo in merito a come riconoscere i cuccioli di cane importati illegalmente dall’Est Europa: in realtà è abbastanza facile capirlo, basta solo non chiudere gli occhi e far finta di niente.
Reggio Emilia: sgominato traffico di cuccioli di chihuahua
Via | La Stampa
Foto | Pixabay