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Cani ed esseri umani: addestrare, educare, istruire

Le parole sono importanti: c'è differenza nel dire “addestrare un cane” o “educare un cane” o ancora “istruire un cane”.

Cani ed esseri umani: addestrare, educare, istruire


Addestrare il cane o educarlo? O ancora istruirlo? Possono sembrare termini sinonimi ma dietro hanno tutto un modo di pensare. Vediamoli da vicino, con il sostegno del libro Dritto al cuore del tuo cane di Angelo Vaira.

  • educare (dal latino ex-ducere = tirare fuori): aiutare il cane a sviluppare le capacità cognitive e sociali. Scrive Angelo Vaira: “Non si tratta di insegnare dei precisi comportamenti, ma di una vera e propria forma mentis: è in gioco il carattere del cane ed è l’ambito d’intervento primario e più importante nella sua crescita”;
  • istruire (dal latino in-struere = costruire sopra): “si aiuta il cane a svolgere comportamenti specifici in relazione ad altrettanti segnali specifici”. In pratica i comandi come “seduto”, “terra”, “resta” e via dicendo ricadono in questo campo. Istruire è anche “ampliare le conoscenze del cane” in modo che possa riconoscere le varie situazioni in cui si trova e possa agire di conseguenza;
  • addestrare (letteralmente: rendere destro, cioè agile, pronto, idoneo): il termine addestramento è passato nel corso del tempo a indicare l’insieme dei metodi coercitivi.

L’educazione e l’istruzione sono cosiddetti metodi gentili che si collocano all’opposto dell’addestramento che, come abbiamo detto, è un metodo coercitivo.

Foto | Flickr

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