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Cane iperprotettivo col padrone: cause e cosa fare

Cane iperprotettivo, possessivo e geloso del padrone? Ecco cosa fare e le principali cause di questo problema comportamentale.

Cane iperprotettivo col padrone: cause e cosa fare

Fra i problemi comportamentali del cane più comuni abbiamo anche il cane iperprotettivo col padrone. E’ un cane possessivo, geloso: a volte il cane iperprotettivo lo è anche nei confronti dei bambini di casa. Il guaio è che, nel 99% dei casi, l’iperprotettività del cane non è vista come un problema da parte del proprietario che, spesso, ci ride sopra. Ho il cane in braccio e questo morde chiunque si avvicini per salutarmi? Che ridere. Il cane mi segue come un’ombra per tutta la casa? Che ridere. Sono seduta sul divano e nessuno può sedersi vicino a me perché il cane lo morde? Che ridere. In realtà non c’è niente da ridere: vuol dire che il cane ha un problema comportamentale e che questo va curato come qualsiasi altra malattia.

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Cane iperprotettivo: cause

Il cane iperprotettivo col proprietario è un cane che ha la necessità di proteggere costantemente sia se stesso sia il proprietario da qualsiasi cosa percepisca come una minaccia, anche se in realtà tale azione o oggetto non sono affatto una minaccia. Il cane iperprotettivo ringhia quando vede uno sconosciuto o anche una persona nota troppo vicino al proprietario, se ci si avvicina troppo scatta il morso ed è solitamente aggressivo. La causa di questa iperprotettività va ricercata in una socializzazione non corretta e di una educazione sbagliata.

Il cane non ci riconosce come membri del branco capaci di proteggere il resto del gruppo e decide di assolvere lui questo compito. Il tutto peggiorato dal fatto che, involontariamente, continuiamo a rinforzare questo comportamento protettivo. Fuffino in braccio cerca di mordere un’amica che si è avvicinata per salutare la proprietaria? Cosa fa la proprietaria? Fuffino, cattivo, non si fa, dandogli delle pacche affettuose. Ecco, avete appena detto a Fuffino che ha fatto bene a reagire così e Fuffino la prossima volta reagirà ancora di più in questo modo.

Cane iperprotettivo: cosa fare?

Se avete un cane iperprotettivo che abbaia e morde chiunque si avvicini, soprattutto se estranei, avete bisogno dell’aiuto di un educatore cinofilo o di un veterinario comportamentalista che vi indichino come correggere gli errori educativi e di socializzazione fatti finora. Nell’attesa di contattarli (ma non aspettate che il cane abbia 12-13 anni prima di decidervi a fare qualcosa, è ovvio che più il comportamento è strutturato nel tempo, meno si potrà fare), cominciate a fare quello che, probabilmente, non avete fatto finora.

Iniziate a insegnargli il Seduto e il Resta, insegnategli ad andare correttamente al guinzaglio, evitate che il cane salga su divani e letti (per ridurre il fatto che lui si creda il capo di casa), non premiate gli atteggiamenti sbagliati e non dargli cibo da tavola. Questo perché, gerarchicamente parlando, il cane deve capire che non è il re della casa.

Considerate poi che i cani iperprotettivi e iperpossessivi spesso soffrono anche di insicurezza. Un cane sicuro di sé non ha bisogno di minacciare, mostrare i denti o mordere per affermare il suo ruolo. Un cane sicuro sa cosa è pericoloso e cosa no, sa di essere nel giusto e non deve dimostrarlo continuamente. Quindi instaurate un percorso educativo, fatto anche di giochi che stimolino la sua mente (iniziate con giochi semplici e poi alzate l’asticella di volta in volta, in modo che non si generi frustrazione per compiti che non riesce a svolgere) e fate lunghe passeggiate con lui.

Se il cane si dimostra iperprotettivo con una singola persona di casa, fate in modo di spezzare questo legame insalubre (per il cane e per la persona). Fate accudire il cane da un’altra persona di famiglia, in modo che sia questa persona a dargli da mangiare, fargli fare passeggiate e far cessare l’ossessione del cane per quella persona (e viceversa).

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

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