Cane e gatto con tosse: cause e cosa fare
Cosa fare se si ha un cane o gatto con tosse? Ecco le principali cause e cosa fare.
Una delle cose che ho notato mandare più nel panico i proprietari di cani e gatti è la tosse. Spesso non riescono a capire che quello strano verso del loro pet è in realtà un semplice colpo di tosse. Certo, c’è da dire che praticamente mai cani e gatti fanno come noi un semplice colpetto di tosse ogni tanto, di norma quando iniziano, cominciano a tossire per parecchi minuti di fila, quindi ci può stare che una persona che non ha mai visto il cane o il gatto tossire possa spaventarsi. Oggi andremo dunque a vedere quali possono essere le principali cause di tosse nel cane e gatto e cosa fare.
Cane e gatto con tosse: cause
Partiamo dal cane. Una tosse secca, con accessi ripetuti, nessuna espettorazione se non un po’ di muco che viene prontamente reingerito è tipico della tosse dei canili del cane, malattia provocata da una diversa combinazione di virus e batteri che può durare pochi giorni o anche settimane. Tosse secca si può avere anche in bronchiti croniche, tracheite, collasso della trachea o forme allergiche respiratorie. Una tosse grassa accompagna da dispnea, invece, è spesso indice di un problema cardiaco: è molto probabile che il cane sia in edema polmonare, quindi non aspettate a portarlo dal veterinario quando ormai il cane è collassato e il cuore sfiancato. Altre cause di tosse possono essere l’ingestione di corpi estranei come spighette o forasacchi, così come una broncopolmonite ab ingestis se al cane è stato somministrato qualcosa di liquido per forza in bocca facendolo andare di traverso (sia medicine che latte nei cuccioli nutriti a mano) o se ha avuto vomiti ripetuti con materiale finito accidentalmente in trachea. Attenzione poi alle forme particolari, quella che sembra tosse, ma non è proprio tosse, tipo lo starnuto inverso, il corneggio laringeo o la paralisi laringea.
Nel gatto abbiamo qualche differenza. Anche qui forme di bronchite cronica o allergica possono provocare tosse, così come l’asma felina, patologia piuttosto frequente. Anche qui possiamo avere broncopolmoniti ab ingestis, sempre per i medesimi motivi del cane. Attenzione, invece, alla tosse con dispnea da Strongili polmonari. Altra particolarità del gatto: quando il gatto ha un problema cardiaco, non tossisce, respira male e ha dispnea. Questo perché nel gatto i problemi cardiaci di solito provocano versamento pleurico e non edema polmonare. Un edema polmonare nel gatto, è solitamente maggiormente associato a forme allergiche gravi.
Tosse nel cane e gatto: cosa fare?
Lo sapete già cosa dovete fare: portare il cane o il gatto dal veterinario. Visitandolo potrà cercare di localizzare meglio il problema e decidere con voi se quella tosse richieda terapia sintomatica o qualche accertamento in più, come radiografie, esami del sangue, esami delle feci, visita cardiologica con ecocardiografia o broncoscopia.
Va da sé che la terapia cambia a seconda della causa: una tosse da scompenso cardiaco non la si cura come una tracheite o un’asma. Il che vuol anche dire che dare farmaci alla cieca, senza sapere quale sia il problema, non solo non risolve la situazione, ma potenzialmente potrebbe anche peggiorarlo. Inoltre conviene non lasciare tossire un cane per settimane prima di portarlo dal veterinario: se era una forma tracheale, l’avete fatta peggiorare e vi ci vorranno più tempo e medicine per farla passare. Ma se era una forma cardiaca, avete messo a rischio di vita il vostro pet. Lasciare per giorni un cane in edema polmonare con tosse e dispnea diciamo che equivale a condannarlo a morte. Questo perché quando il cuore scompensa per giorni e giorni, non sempre si riesce a recuperare e stabilizzare.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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