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Cane e gatto che si grattano: cause e cosa fare

Avete un cane o gatto che si grattano? Ecco le principali cause e cosa fare in caso di prurito (mettete l'antipulci).

Cane e gatto che si grattano: cause e cosa fare

Il cane o gatto che si grattano è uno dei motivi più frequenti per cui gli animali da compagnia vengono portati a visita dal veterinario. Molto spesso il problema è sempre lo stesso: le pulci. Che non vuol dire vedere il cane o il gatto ricoperto da pulci brulicanti o col pelo nero per via delle feci delle pulci deposte. No, vuol dire cane o gatto allergico al morso della pulce: basta un singolo morso di pulce per scatenare un’allergia che dura anche 30-40 giorni (tempo di durata degli anticorpi prodotti dalla reazione allergica).

Allergia che però dura di più, perché nel frattempo, altre pulci mordono l’animale, creando un circolo infinito. Ecco dunque cosa fare se cane o gatto si grattano.

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Cane o gatto che si grattano: cause

Sono parecchie le cause che provocano prurito nel cane e gatto. Allergia al morso di pulce, allergia al morso di altri insetti (vedi la dermatite facciale da morso di zanzare nel gatto), atopia, allergia ambientale, allergia alimentare, acari, rogna, micosi, sovrinfezioni batteriche, dermatiti da contatto, patologie epatiche, prurito neuropatico, problemi comportamentali…

Le cause sono tantissime, per cui senza prima averla identificata non sarà possibile curare in maniera specifica il cane o il gatto.

Cane o gatto con prurito: cosa fare?

La prima cosa che il veterinario vi chiederà è quando avete messo per l’ultima volta un antipulci all’animale. Lo so che voi risponderete tutti in massa che l’avete messo e che per voi non è mai quello il problema, ma nella maggior parte dei casi è almeno parte della malattia. Anche perché il concetto di antiparassitario messo è diverso per il veterinario e per il proprietario. Per quest’ultimo, infatti, solitamente “L’ho messo” può anche voler dire “L’ho messo, sì… l’anno scorso, tre mesi fa…”. Ecco, per il veterinario vuol dire “Messo regolarmente una volta al mese o seguendo le istruzioni del prodotto”.

Quindi la prima cosa che farà il veterinario è quella di ripristinare una corretta profilassi antiparassitaria esterna. A questo punto poi, a seconda di cosa emergerà dalla visita clinica, vi verrà proposto un iter diagnostico per escludere una per una le cause di prurito: potrebbero essere necessari diversi esami, fra cui esami del sangue, raschiati, esami del pelo, test di intradermoreazione, biopsie cutanee per stabilire la causa del problema. Nell’attesa di scoprire la causa, ovviamente, il veterinario provvederà a impostare una terapia sintomatica e a correggere gli eventuali errori gestionali.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto di Deedee86 da Pixabay

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