Cane dorme da sei anni sulla tomba del padrone, succede in Argentina
La casa di un cane è dove c'è il suo padrone, nella vita e oltre la morte. L'incredibile storia di Capitán, un cane che dorme da ben sei anni sulla tomba del padrone.
Un cane dorme da sei anni sulla tomba del padrone. Non è certo la prima volta che un cane dimostra una fedeltà che oltrepassa i confini della morte e di Hachiko nel mondo dei cani se ne contano tanti, anche in Sardegna di recente ci siamo imbattuti in un caso simile. Ma sei anni sono davvero tanti e la storia che riporta la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente sul portale Nelcuore.org, tratta da un articolo apparso sul The Sun, ha davvero dell’incredibile.
A Villa Carlos Paz, in Argentina, Verónica Moreno, la proprietaria di Capitán, un adorabile esemplare di pastore tedesco, non riusciva più a trovare il suo cane, tanto da averlo ormai dato per morto. Il cane aveva iniziato a latitare da casa dopo la morte del marito, Miguel Guzmán, avvenuta sei anni fa, il 24 marzo del 2006.
Il cane è sconvolto dalla perdita del suo padrone, gira in casa sconsolato, annusa in tutti gli angoli, poi esce a cercarlo, non si dà pace. Inizialmente se ne sta fuori mogio mogio nei pressi di casa, come racconta la proprietaria:
Stava con le orecchie tese, vigile, come se sapesse che da un momento all’altro sarebbe ricomparso il suo proprietario. Ogni mattina mi alzavo, guardavo fuori dalla finestra e lo trovavo sempre lì. Sempre nello stesso posto. Sempre vigile e in attesa. Finché un giorno non lo vidi più.
A quel punto lo danno per morto o pensano che lo abbia adottato un’altra famiglia. Un giorno la donna e suo figlio si recano al cimitero sulla tomba di Miguel e qual è la loro sorpresa nell’udire un latrato, simile ad un pianto, e nel veder comparire Capitán! Resta un mistero come il cane sia riuscito a trovare la tomba di Miguel, dal momento che
Miguel Guzmán è morto nell’ospedale di Carlos Paz e da lì è stato immediatamente trasferito in una camera ardente molto distante dalla casa in cui aveva abitato. Tutto lontano dagli occhi di Capitán.
Capitán non è ancora tornato a casa definitivamente, rimane lì, vigile, fa un salto a casa ora che è stato ritrovato ma poi ritorna sempre al cimitero che ormai è la sua dimore fissa. La casa di un cane è dove c’è il suo padrone: nella vita e oltre la morte. La sua storia sta commuovendo il mondo intero. Su La Voz trovate altre foto di Capitán e del suo ricongiungimento con la moglie ed il figlio di Miguel. Il direttore del cimitero, Hector Baccega, spiega:
È venuto qui da solo e da solo ha trovato la tomba del suo proprietario. Passeggiamo per il cimitero tutto il giorno ma alle sei in punto Capitán è sempre accanto alla tomba di Miguel. E il cane ci regala una grande lezione di cui dovremmo fare tesoro. Dovremmo imparare ad apprezzare di più il ricordo dei nostri cari estinti. Noi li dimentichiamo in fretta, distratti dalla vita, dalle nostre preoccupazioni, dal nostro egoismo. Gli animali ci insegnano invece una fedeltà e una riconoscenza che noi umani abbiamo smarrito da troppo tempo.