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Cane che abbaia: cause e cosa fare

Avete un cane che abbaia? Ecco le principali cause e cosa fare (e di sicuro non lo fa per fare dispetto a voi).

Cane che abbaia: cause e cosa fare

Cane che abbaia – Se vi ricordate un po’ di tempo fa avevamo parlato del gatto che miagola di continuo. Oggi è arrivato il momento di parlare del cane che abbaia di continuo. Ma prima di andare a vedere le cause e cosa fare, chiariamo subito un concetto: l’unico motivo per cui il cane non abbaia è fare dispetto a voi. La maggior parte dei proprietari tende a scaricare tutta la colpa dell’abbaio incessante del cane sul povero quadrupedre, umanizzandolo troppo e non rendendosi conto che spesso è volentieri è il proprietario stesso la causa del problema. Un’errata educazione, l’insegnamento di comportamenti errati, il non riconoscere l’abbaio per quello che è: chi è che ha insegnato al cane ad abbaiare ogni volta che suonano alla porta, incentivando questo suo comportamento?

Cane che abbaia: cause

Prima ancora di andare a vedere le principali cause che portano un cane ad abbaiare di continuo, fatevi un esame di coscienza. Non sopportate già in generale l’abbaio del cane? Non prendete un cane. Sapete già che il condominio vi darà fastidio? Discutete coi vicini civilmente prima di prendere il cane e non dopo, disperandovi perché nessuno vi risolve la situazione nella quale voi stessi vi siete cacciati.

Fondamentalmente abbaiare (e anche ululare e guaire) è un comportamento normale del cane, è uno dei suoi tanti modi di comunicare. Per cui se avete un cane, mettetelo in conto che ogni tanto un’abbaiata ci sta. Se però il cane comincia ad abbaiare a tutto e a tutti in maniera eccessiva, allora c’è un problema. Quale? Beh, il veterinario non ha la bacchetta magica, quindi ci vuole un iter diagnostico ben preciso. Prima di tutto bisognerà escludere tutte le cause fisiche e organiche di malattie che possono indurre il cane ad abbaiare. Per esempio se abbiamo un cane molto anziano, con deficit sensoriali o forme di degenerazione cerebrale legate all’età, è abbastanza normale che abbaierà di continuo: è un po’ come quei vecchietti che borbottano sempre. O immaginiamo un cane maschio intero circondato da femmine in calore: mi pare abbastanza fisiologico che continui ad ululare alla luna.

Una volta che abbiamo escluso malattie organiche o dolore di qualsiasi tipo e genere, allora potrebbe essere utile consultare un veterinario comportamentalista: se il problema infatti è un disturbo comportamentale, bisognerà prima individuarlo per poter impostare una terapia rieducativa comportamentale, sia del proprietario che del cane, si intende. Infatti non solo bisogna rieducare il cane, ma bisogna spiegare al proprietario dove ha sbagliato e cosa deve fare per correggersi per evitare di inviare al cane gli input sbagliati. E quest’ultima è la cosa più difficile di tutti.

Fra le cause comportamentali di abbaio insistente nel cane ci sono la noia e la frustrazione: strano vero che un cane che esce cinque minuti al giorno, che sta sempre da solo, che vive in ambienti piccoli poi abbai di continuo, vero? Il cane se non ha niente da fare e si trova spesso da solo cerca di sfogare questa noia come può e quindi comincia ad abbaiare. In questo modo impara che abbaiando sfoga la sua frustrazione, incentivato magari dai proprietari (che lungi dal capire il problema del cane si limitano a urlargli contro, aumentando così l’ansia, l’eccitazione, la frustrazione e incentivando il comportamento).

Anche una richiesta di attenzioni può spingere il cane ad abbaiare. La scena è questa: il cane abbaia per avere attenzioni, il proprietario per calmarlo (erroneamente) lo coccola o gli dà un premio ed ecco che avete appena insegna al cane che abbaiare ossessivamente gli farà avere tutto quello che vuole. Il risultato? Abbaierà sempre di più. Altre cause possono essere il cane che abbaia ai passanti, alle auto e alle biciclette: il cane abbaia attraverso il cancello, la bici o il passante se ne va per la sua strada e il cane si convince di averlo allontanato lui.

A volte è la paura o l’insicurezza che spinge il cane ad abbaiare. Quando il cane ha paura di qualcosa, può reagire in due modi: scappa o attacca. L’abbaio è un modo per cercare di tenere il più distante possibile la minaccia. In questo caso è fondamentale l’apporto del comportamentalista: se non avete capito finora che il cane aveva paura o di cosa aveva paura, cosa vi fa pensare che da soli lo scoprirete adesso?

Cane che abbaia: cosa fare

Dunque, se ho un cane che abbaia come prima cosa lo faccio controllare dal veterinario per vedere che non abbia patologie in corso. Magari non dopo anni che abbaia di continuo, un po’ prima sarebbe gradito. Se non ci sono cause fisiche, allora si procede con la visita comportamentale. Se il cane abbaia perché si annoia, lo sapete benissimo cosa dovete fare, ormai lo abbiamo ripetuto alla nausea: dovete passare più tempo con lui, portarlo fuori più spesso, fare giochi più interattivi. Lo so, così avrete meno tempo da dedicare ai vostri hobby, ma vale di più il benessere del vostro cane o il vostro hobby?

Se il cane ha paura, bisogna seguire scrupolosamente quello che vi dice il comportamentalista. Questo perché di solito i tentativi del proprietario di aiutare il cane a superare la propria paura in questi casi peggiornao la situazione: o lo sgridano/puniscono, aumentando la sua ansia o lo coccolano, rinforzando così il comportamento di paura (la coccola è un premio, rinforza il comportamento di quel momento, se il cane ha paura e tu lo coccoli gli stai dicendo che fa bene ad avere paura e che deve averne sempre di più).

Se il cane abbaia per chiedere attenzioni, di nuovo dovreste sapere cosa fare: ignoratelo, punto e basta. Premiarlo incentiva l’abbaio, ma anche la sgridata perché per il cane è solo un’altra dose di attenzione. Ovvio che all’inizio abbaierà sempre di più, ma alla fine imparerà che se abbaia non ottiene ciò che vuole. Per il cane che abbaia ai passanti, bisogna rieducare e correggere questo comportamento del cane: magari quando non ci siete dovrete metterlo in una parte più tranquilla del giardino e passare più tempo con lui per correggere questo comportamento, magari con l’ausilio di un veterinario comportamentalista o un educatore cinofilo.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | mr_t_in_dc

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