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Calore della cagna: ciclo riproduttivo, sintomi e differenze con quello umano

Scopri a che età viene il ciclo ai cani, il periodo in cui la cagna va in calore e come funziona il ciclo riproduttivo; sintomi e differenze con quello umano.

Calore della cagna: ciclo riproduttivo, sintomi e differenze con quello umano

Oggi ho deciso di parlare del ciclo riproduttivo e del calore della cagna, andando ad indagare i sintomi, l’età e anche le differenze con quello umano.

Molte delle domande dei proprietari riguardano proprio il calore della cagna, talvolta si fa confusione con quello delle donne ed ecco che possono insorgere dei fraintendimenti che hanno come risultato una gravidanza indesiderata. Parto ovviamente dal presupposto che tutti abbiamo una vaga idea di come sia fatto l’apparato riproduttore di una cagna: abbiamo le ovaie, le tube uterine o ovidutto o salpingi o tube di Falloppio, l’utero (che nella cagna a differenza che nella donna è bicorne), la vagina e la vulva. E adesso vediamo cosa si intende per calore nella cagna.

Cane fulvo

Maturità sessuale

La cagna raggiunge la maturità sessuale intorno ai 6 mesi per quanto riguarda le razze di piccola taglia, arrivando fino ai 12-24 mesi nei molossi e nelle taglie giganti. Comunque mettete in conto per buona norma che potenzialmente la vostra cagna è già fertile intorno ai 6-8 mesi: ciò significa che può accoppiarsi e rimanere incinta.

Molti proprietari rimangono sconvolti la prima volta che la cagnolina mostra delle perdite di sangue, pensano alle catastrofi più gravi e invece spesso si tratte solamente del primo calore. Solo che nessuno riesce a capacitarsi che la loro piccolina di soli sei mesi sia invece già in età da marito.

Ciclo estrale

La cagna in media va in calore due volte all’anno, ogni sei mesi. Tuttavia ogni cagnolina ha il suo ciclo: ci sono cagne che vanno in calore ogni 4 mesi, cagne che vanno in calore ogni 8 mesi, cagne che vanno in calore una volta all’anno. L’importante è che sia sempre regolare: se la cagnolina inizia ad andare in calore ogni 8 mesi, basta che sia sempre quello l’intervallo. Non va invece bene quando la cagna una volta va ogni tre mesi, poi ogni 8, poi lo fa dopo sei mesi, poi dopo un anno: qui significa che ci sono dei problemi alle ovaie.

Fasi delle mestruazioni del cane

Normalmente il ciclo estrale della cagna viene suddiviso in quattro fasi, in cui si hanno delle modificazioni abbastanza evidenti causate proprio dagli ormoni sessuali. Ecco le quattro fasi:

  1. Proestro: questa fase di solito dura 7-10 giorni, con estremi di 3-17 giorni. È la fase delle perdite di sangue, inizialmente sierose, poi più corpose e che tendono di nuovo a schiarire verso la fine. In questa fase aumenta la produzione degli estrogeni, la femmina attrae i maschi, ma ancora non accetta l’accoppiamento quindi ringhia, li morde, si nasconde o scappa. La vulva appare aumentata di dimensioni
  2. Estro: questa fase dura 7-10 giorni, con estremi di 3-21 giorni. Ed è la fase che di solito inganna il proprietario. Tutti sono convinti che la cagna si accoppi quando perde il sangue, quindi una volta finite le perdite stanno tranquilli. Errore: è quando sta per finire il sangue, che inizia la fase estrale vera e propria, ovvero quando la femmina accetta il maschio. Gli estrogeni raggiungono il loro picco, ma comincia verso la fine ad aumentare anche la produzione di progesterone. Occhio che alcune cagnoline possono fregarci: hanno lo scolo ematico per tutta la fase dell’estro
  3. Metaestro: fase immediatamente successiva all’estro, diminuiscono gli estrogeni e aumenta il progesterone
  4. Diestro: la femmina ricomincia a rifiutare il maschio, la vulva diminuisce di volume, gli estrogeni diminuiscono e il progesterone aumenta. Questo serve affinché si favorisca l’impianto dell’ovulo fecondato nella femmina gravida. Ha una lunghissima durata, più di 40 giorni ed è la fonte della gravidanza immaginaria nella cagna. Mi spiego meglio: nella fase di diestro si ha per un lungo periodo di tempo un’alta concentrazione di progesterone. L’organismo della cagna pensa: ho tanto progesterone in circolo per un periodo così lungo, quindi sono incinta. Ed ecco che alla cagna arriva il latte e si comporta come se fosse mamma, accudendo pupazzi e pantofole come se fossero i suoi piccoli, pur senza essere incinta
  5. Anestro: sì, lo so, avevamo detto quattro fasi per il calore, la quinta in realtà è il periodo fra un calore e l’altro. Durante questa fase la femmina non ha nessun istinto riproduttivo e si comporta esattamente come una femmina sterilizzata. Ecco perché i veterinari dicono sempre che per la cagna la gravidanza e l’accoppiamento sono fattori puramente ormonali, manca del tutto la componente psichica degli umani: è la variazione di ormoni che dice alla cagna ‘Ok, è ora di accoppiarsi e riprodursi’, quando si è fase di anestro e gli ormoni sono a livelli minimi la cagna non ha il benché minimo desiderio di accoppiarsi

Cagna in calore: sintomi

Ho già accennato sopra ai sintomi del calore della cagna. Nella prima fase, il proestro, avremo un ingrossamento marcato della vulva che diventa gonfia, edematosa e ci sarà uno scolo di sangue. Con le debite considerazioni: verosimilmente cani di grossa taglia avranno perdite maggiori e pi visibili rispetto a cani di piccola taglia. Spesso il proprietario non si accorge del calore del proprio cane perché questi si lecca e si lava subito e soprattutto se ha poche perdite, è difficile vedere il sangue.

Altra considerazione va fatta per il primo calore che potrebbe essere leggermente anomalo. Potrebbe essere silente, in pratica la cagnolina non ha perdite, ma vi accorgete che è in calore perché tutti i cani maschi al parco la seguono. Oppure, al contrario, potreste avere anche un mese di infinite, lunghissime perdite di sangue. Di solito queste anomalie si hanno solamente durante il primo calore.
Nella fase estrale, invece, le perdite di sangue diminuiscono fino a scomparire, la cagna cerca il maschio, lo invita spostando la coda di lato.

Differenze con la donna

Cane con proprietaria

Spesso si tende a confondere il ciclo riproduttivo e l’anatomia umana con quella dei cani, ma in questo caso le cose non funzionano proprio nello stesso modo. Ecco dunque le principali differenze:

  • come già detto, per la cagna l’accoppiamento e la maternità sono un fattore puramente ormonale: è la cascata di ormoni che ne determina il suo comportamento, quando quegli ormoni non agiscono, la cagna non si accoppia né desidera diventare madre. In questo caso spesso si umanizza erroneamente la cagna, dandole istinti e desideri che sono nostri, ma che non appartengono al mondo dei cani
  • l’utero della cagna è bicorne, assolutamente diverso da quello umano. Questo fatto è fondamentale per capire l’approccio a una patologia nota come piometra. Si tratta di un’infezione purulenta dell’utero: quando la cagna va in calore, la cervice dell’utero si apre per permettere il passaggio degli spermatozoi. Questo però fa sì che batteri possano risalire dalla vagina nell’utero. Quando poi il calore finisce, la cervice si chiude di nuovo e intrappola i batteri al suo interno. Se questi sono molto patogeni, ecco che si sviluppa la piometra, in pratica un gigantesco ascesso all’interno dell’addome. La risoluzione della piometra è chirurgica: bisogna asportare prima di subito l’utero con tutto il pus, prima che l’utero si rompa in addome liberando pus e prima che le tossine batteriche provochino setticemia con CID e insufficienza renale. Molti proprietari propongono il raschiamento, come si fa nelle donne, il problema è che nelle cagne non si può fare perché l’utero non è un’unica camera larga, bensì è formato da due corna strette che rendono materialmente impossibile qualsiasi intervento di questo genere
  • quando si parla di perdite di sangue nella cagna, spesso si sente dire: ‘Ah, sì, come le mestruazioni nella donna’. Ehm, non sono proprio la stessa cosa, a volte lo si conferma più che altro per non imbarcarsi in una dettagliata spiegazione anatomofisiologica dell’apparato riproduttivo della cagna che magari non interessa al proprietario. Nella donna le mestruazioni rappresentano il momento finale del ciclo mestruale, è l’endometrio che si sfalda e che perde il suo strato superficiale al termine del periodo fertile. Nella cagna invece abbiamo visto che le perdite di sangue si hanno nella prima fase del ciclo, quindi si tratta di due cose totalmente differenti

Cose da non fare con la cagna in calore

Cani in giardino

Ecco alcune cose da non fare con la cagna in calore:

  • lasciarla in giardino: tanto nessun cane entra. Sbagliatissimo: i cani e le cagne in calore diventano dei veri geni dell’effrazione quando si tratta di riproduzione. Lasciare la cagna in giardino, magari legata e in pieno calore è un chiaro invito a tutti i maschi del circondario di sfondare le vostre recinzioni. E ricordatevi: non solo un maschio riuscirà sempre a trovare un buco nella rete, un punto d’appoggio da cui saltare il cancello, un muretto su cui arrampicarsi, ma potrebbero riuscire ad accoppiarsi anche attraverso la rete
  • lasciarla da sola con un maschio: beh, allora qui i guai ce li cerchiamo proprio. Non fatevi ingannare dalle differenze di taglia: non si contano più i bassotti che sono riusciti ad accoppiarsi con un pastore tedesco, lei si alza un po’, lui si abbassa un po’ ed ecco fatto
  • far convivere maschio intero con femmina intera: è quasi matematico che se si ha in casa un maschio intero e una femmina intera, prima o poi riusciranno ad accoppiarsi. Tutti sono convinti di riuscire a tenerli separati e questa convinzione porta a un sacco di gravidanza indesiderate. Vuoi a causa di una porta lasciata aperta, vuoi perché i due vi sfondano la porta, vuoi un errato calcolo dei tempi, dopo due mesi chissà perché nascono tanti simpatici cucciolotti
  • mettere le mutandine al cane e dimenticarsele. Per evitare che la cagna sporchi in casa, molti utilizzano le mutandine. E mi sta benissimo, ma dovete fare attenzione a tre cose. Non sono una cintura di castità, quindi non prevengono l’accoppiamento della cagna. Non vanno messe troppo strette: se le lasciate per periodi prolungati, è facile che finiscano per tagliare la pelle della coscia, proprio nella piega su cui appoggiano. Non vanno dimenticate sul cane: le mutandine si sporcano, quindi vanno cambiate quotidianamente e lavate, non lasciate per dieci giorni sul cane. Avete idea di quanto batteri state invitando a nozze?

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | CobaltfishMe vs GutenbergMara

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