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Calicivirus nel gatto: stomatiti e ulcere in bocca

Approfondiamo il discorso del Calicivirus nel gatto concentrandoci sulle stomatiti e sulle ulcere in bocca.

Calicivirus nel gatto: stomatiti e ulcere in bocca

Calicivirus nel gatto – Vi ricordate che un po’ di tempo fa avevamo parlato abbondantemente dell’infezione da Calicivirus nel gatto? Oggi ci concentreremo soprattutto sull’aspetto delle stomatiti e delle ulcere in bocca. Il Calicivirus (FCV) è un virus a RNA, responsabile insieme all’Herpesvirus di quella che molti proprietari chiamano “influenza o raffreddore del gatto”. I sintomi delle due malattie spesso si confondono e sovrappongono. Inoltre il Calicivirus è un virus altamente infettivo, con alti tassi di morbilità e di mortalità. Va poi ricordato come esista la vaccinazione (è compresa nel classico vaccino trivalente di base), anche se come tutti i vaccini non è protettivo al 100%, ma contribuisce sensibilmente a ridurne la morbilità.

Calicivirus nel gatto: stomatiti e ulcere

Mentre l’Herpesvirus sembra prediligere di più l’apparato respiratorio, il Calicivirus ha una vera e propria predilezione per l’epitelio della bocca e per i polmoni. A seconda del ceppo virale i sintomi possono essere più o meno gravi:

  • scialorrea
  • ulcere su lingua, palato duro e/o narici
  • edema polmonare
  • polmonite

Obiettivamente dal solo punto di vista clinico è impossibile distinguere fra Herpesvirus e Calicivirus. E per complicare le cose non è detto che compaiano sempre i sintomi di stomatite, di ulcera o anche la polmonite, a volte si ha viremia con febbre, zoppia e dolore alla palpazione delle articolazioni.

I gatti colpiti dalla forma acuta di Calicivirus sviluppano sintomi come:

  • febbre
  • congiuntivite
  • rinite
  • stomatite vescicolare
  • glossite, faucite
  • ulcere, erosioni più o meno estese su lingua, palato e narici

Altro problema: il 25% dei gatti infettati da Calicivirus sviluppa la forma cronica della malattia, mentre il 50% diventa eliminatore. Il tutto in maniera imprevedibile, non sai mai quale gatto svilupperà la forma cronica, tutto dipende dalle caratteristiche genetiche del virus infettante, dalla sua virulenza e aggressività e anche dal tipo di risposta immunitaria del gatto. Altro dettaglio da tenere in considerazione: gatti con la forma cronica possono andare incontro alla formazione di immunocomplessi con conseguente glomerulonefrite e insufficienza renale cronica.

Calicivirus nel gatto con stomatite e ulcere: cosa fare?

Per quanto riguarda la diagnosi di Calicivirus, in primis si parte con i sintomi. Poi se si vuole avere la conferma, si procede tramite isolamento del virus con PCR. Per la terapia, trattandosi di una malattia virale, non esiste nessuna cura specifica, bensì si instaura una terapia sintomatica e che combatta le eventuali sovrinfezioni batteriche.

Vale sempre la pena di vaccinare i gatti per il Calicivirus: se è vero che la vaccinazione non riesce sempre a evitare l’infezione, aiuta però a mitigare i sintomi più gravi della malattia. Per quanto riguarda la terapia, si adottano combinazioni variabili di antibiotici, mucolitici e integratori (anche se la lisina non pare essere così efficace come nel caso dell’Herpesvirus). In caso di gravi forme di gengivite o di glomerulonefrite, ecco che si possono associare antivirali, ma ricordate che in questi casi la prognosi è riservata.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | fihu

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