Calcoli di struvite nel cane: ecco i principali fattori di rischio
Che ne dite se oggi andiamo a parlare di calcoli di struvite nel cane andando a dare uno sguardo ai principali fattori di rischio?
Lo so, siamo abituati a pensare ai calcoli di struvite nel gatto: fra uroliti, FUS, forme idiopatiche il gatto è bravissimo a crearsi problemi alle basse vie urinarie. Tuttavia spesso anche i cani soffrono di questi problemi, anzi, recentemente sto vedendo parecchi cani sviluppare forme di calcoli, spesso da struvite. Perché? Beh, posso solo ipotizzare una motivazione: a causa della crisi economica, noto che ultimamente i proprietari tendono a scegliere per i propri cani cibi di sotto marche, qualitativamente inferiori per poter risparmiare un po’. Il che probabilmente giustifica lo sviluppo di un maggior numero di calcoli anche nel cane. Ma questa è solo una mia ipotesi.
Fattori di rischio per i calcoli di struvite nel cane
Studi recenti hanno deciso di indagare più a fondo sui fattori predisponenti che portano alcuni cani a sviluppare rispetto ad altri calcoli di struvite. I dati emersi da questi studi, confermano ciò che già sapevamo. Di sicuro le razze di piccola taglia e le razze toy hanno una maggior probabilità di sviluppare uroliti da struvite, così come le cagne sterilizzate tendono a formarne di più rispetto ai maschi interi, ma questa considerazione pare che sia valida solamente fino ai cinque anni di vita del cane.
Passando a parlare delle urine, ecco che se abbiamo urine che costantemente manifestano pH basico (sopra il 7 per intenderci), presenza di globuli rossi, presenza di leucociti, elevate quantità di proteine e alte quantità di chetoni, possiamo ragionevolmente ipotizzare che questo tipo di urine tenderanno a formare più calcoli di struvite.
Questo non significa che cani di grossa taglia o con urine senza leucociti non possano sviluppare lo stesso calcoli di struvite, così come è anche possibile che si sviluppino in cani che mangiano il miglior cibo del mondo. Diciamo solo che se avete un cane di piccola taglia, con pH delle urine alto o leucociti nelle urine, è altamente probabile che sviluppi calcoli di struvite. Fermo restando che possono esistere anche calcoli di natura mista e di altro genere.
Cosa fare
Se ho un cane con cistiti ricorrenti e recidivanti, è probabile che o subito o alla prima recidiva oltre all’esame solito delle urine o all’eventuale cistocoltura con antibiogramma vi venga proposto di fare anche un’ecografia o una radiografia per valutare la presenza di calcoli. In caso di cistiti ricorrenti è molto probabile la presenza di un calcolo. Ma cosa fare se il cane ha un calcolo?
Se si tratta di un calcolo di struvite non eccessivamente grosso è possibile farlo sciogliere con le apposite diete acidificanti o utilizzando gli acidificanti urinari, ma ci sono delle considerazioni da fare. Questa metodica funziona se: le infezioni batteriche sono tenute sotto controllo (più batteri, più il pH si alza, più in ambiente basico si formano i calcoli di struvite); se il pH riesce a diventare più acido (questo vuol dire che il cane non deve mangiare cibi diversi da quelli prescritti, altrimenti è tutto inutile); se il calcolo o i calcoli sono piccoli (se sono grandi quanto la vescia è un’utopia sperare di farli sciogliere con la dieta); il calcolo deve essere totalmente di struvite (a volte ci sono calcoli misti, magari l’esterno è di struvite, ma il cuore è di ossalato e in questo caso non si sciolgono).
Nel caso in cui i calcoli, per qualsiasi motivo, non riuscissero ad essere sciolti, ecco che allora bisogna pensare alla chirurgia: i calcoli vengono tolti, ma poi il cane deve seguire una dieta ferrea altrimenti si riformano e non è che si può aprire la vescica a mesi alterni.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | tearstone