Buone notizie: cresce il numero di tigri in India
Un'ottima notizia dall'India riguardo il programma di ripopolamento delle tigri selvatiche
La tigre è una specie in via d’estinzione. Non se ne parla molto ma è così. L’abnorme distruzione del loro habitat unita alle stupide superstizioni legate alla medicina tradizionale cinese, ne hanno ridotto il numero in maniera preoccupante. Il WWF ha fatto in questi giorni uno stupendo comunicato: grazie ad una pressante campagna di sensibilizzazione e grazie al supporto delle autorità locali, negli ultimi sette anni il numero di tigri è aumentato di ben ottocento esemplari. Potrebbero sembrare pochi ma vi do un dato che vi farà capire l’importanza di questo numero: dall’anno 1900 ad oggi sono stati uccisi il 97% degli esemplari di tigre selvatica.
Si erano censiti, all’inizio dello scorso secolo, quasi 100.000 esemplari per arrivare a sette anni fa quando il conteggio si era fermato alla spaventosa cifra di soli 1411 esemplari. A quel punto era stato deciso che si doveva fare qualcosa di concreto ed immediato e, per fortuna, questi interventi hanno portato ad un incremento del 60% di esemplari arrivando a 2400 tigri censite. L’estinzione della tigre è un cataclisma. Come riportato sul sito di WWF Italia:
Rimuovere un singolo elemento da un ecosistema già fragile produce una serie di reazioni a catena che hanno effetti spesso irreversibili sulla biodiversità. Le tigri costituiscono l’anello più alto di tutti gli ecosistemi in cui vivono, e per questo regolano le popolazioni di cervi, maiali selvatici, antilopi, buoi. Senza predatori principali come le tigri, queste specie si espanderebbero a dismisura, con effetti devastanti sulle risorse e sul territorio. I danni alla vegetazione avrebbero a loro volta un grave impatto su animali più piccoli come gli insetti, che perdendo il loro habitat si sposterebbero probabilmente sui campi coltivati, con gravissime conseguenze anche per l’uomo.
Speriamo che il numero di tigri cresca ancora ed ancora perchè di animali estinti a causa dell’uomo la storia è già fin troppo piena.