Botti di Capodanno, il bilancio di Enpa di Savona
L'Enpa di Savona ha rilasciato un primo bilancio sui botti di Capodanno 2019, sia per quanto riguarda gli animali che i danni a cose e persone.
Nonostante le varie ordinanze comunali, anche quest’anno i botti di Capodanno hanno creato danni ad animali, persone e cose. Il problema è che le ordinanze ci sono, ma i cittadini non le rispettano. E’ vero, le forze dell’ordine vigilano, ma non possono essere in ogni singola via del comune a controllare. L’Enpa di Savona ha rilasciato un primo bilancio su come sia andata questa notte di Capodanno 2019. E i dati sono sconfortanti: danni ad animali, persone e cose.
Botti di Capodanno: il bilancio
Secondo quanto rivelato dal bilancio dell’Enpa di Savona per questi botti di Capodanno, questi sono stati i risultati:
- gran numero di petardi fatti scoppiare per ore e in quantità eccessive nelle piazze e di fronte ai locali da ragazzini (anche sotto le auto)
- auto incendiate (vedi sopra)
- gomme tagliate (in questo caso specifico in via Robatto)
- cinque “bombe” esplose nei giardini di corso Vittorio Veneto, fra la gente
- risse (in tutta la Riviera, non solo a Savona)
- crisi etiliche
- tende, cassonetti e sterpaglie incendiate
- cani scappati per paura dei botti
- uccelli selvatici in volo di notte, spaventati dai botti
- un ferito a Varazze e altri infortunati
- un cane morto di paura a Savona
- cani e gatti sotto sedativi per superare la paura dei botti
- petardi inesplosi ovunque, quindi pericolosi anche a posteriori
L’Enpa di Savona ha così commentato questo bilancio: “È un resoconto deludente quello della notte di San Silvestro in provincia di Savona, malgrado gli appelli del Prefetto e di molti Sindaci, alcuni dei quali hanno continuato ad autorizzare, o addirittura ad organizzare, fuochi artificiali tradizionali ovvero rumorosi. Il bilancio è ancora incompleto ma nelle sole prime ore del 2019, sono stati 216 i feriti in tutto il paese, con 13 gravi e 41 minorenni e 658 gli interventi dei vigili del fuoco. Se il codice penale vieta di ‘accendere fuochi d’artificio e… fare accensioni pericolose’ la Protezione Animali savonese ed il locale Comitato Aree Canine si chiedono per quale ragione non si è ancora arrivati a proibire la fabbricazione, detenzione, vendita ed uso di tali arnesi, consentendo solo quelli luminosi ma innocui; ed anche perché non siano stati fatti controlli più severi per sanzionare i trasgressori“.
E ancora: “Ci auguriamo per le festività estive nonché del prossimo capodanno, che tutti i sindaci della provincia, compreso quello di Savona, impongano ai privati e soprattutto a se stessi l’utilizzo di fuochi artificiali non impattanti e silenziosi, accompagnati soltanto da buone musiche, cioè con droni sincronizzati, fontane luminose, proiezioni, etc., come si sta ormai facendo in tutto il mondo ‘civile’; e ciò a tutela non solo degli animali domestici e selvatici ma anche, e soprattutto, delle persone malate o ricoverate negli ospedali e nelle case di cura e di chi, per gravi motivi personali, non ha nulla da festeggiare. Questa sarà davvero una ‘convivenza civile ed etica’, come recita il titolo del recente regolamento del comune di Savona”.
Il problema è che le leggi ci sono, ma è il senso civico dei cittadini che sembra essere diventato inesistente.
Via | IVG
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