Benessere dei pets o semplicemente animali viziati?
Qual’è il confine tra benessere e viziare? Sembra che soprattutto riguardo ai pets di casa tendiamo, noi umani, ad esagerare senza ritegno, secondo un analisi di mercato condotta da Euromonitor infatti emerge che “La maggior parte dei consumatori disposti a spendere liberamente sul benessere dei loro animali sono alla ricerca di prodotti alla pari di […]
Qual’è il confine tra benessere e viziare? Sembra che soprattutto riguardo ai pets di casa tendiamo, noi umani, ad esagerare senza ritegno, secondo un analisi di mercato condotta da Euromonitor infatti emerge che “La maggior parte dei consumatori disposti a spendere liberamente sul benessere dei loro animali sono alla ricerca di prodotti alla pari di quello che userebbero per loro.”
Ne sono un esempio i magazzini Harrods a Londra che nonostante la recessione hanno aperto un reparto SPA per soli pets, dove per la modica cifra di $ 476,00 il cane di famiglia riceverà un trattamento completo.
Dalle cure esclusive, ai massaggi alla vaniglia, fino ai gioielli più preziosi, i collari per cani stanno raggiungendo livelli mai visti prima, dai designer per cani che sfoggiano rubini al guinzaglio fino alle proposte più particolari del web, per arrivare ai diamanti creati dalle ceneri dei cari defunti, l’azienda LifeGem specializzata in tal senso ha da poco dichiarato che i diamanti creati dai pets rappresentano il 20% del suo business.
La tendenza è quindi di dare ogni eccesso, se interessati ad altre pazzie del genere consiglio l’articolo su Financial Time, ma la domanda sorge spontanea, non eravamo in recessione? E per rispondere al titolo, a mio avviso abbiamo già abbondantemente sconfinato nella sfera degli animali viziati.