Batteri nelle vie urinarie del cane: i più frequenti e antibiotico-resistenza
Un recente studio ha cercato di appure quali fossero i batteri più comuni nelle vie urinarie dei cani e anche il livello della loro antibioticoresistenza.
Batteri nelle vie urinarie del cane – Quali sono i patogeni e i batteri più comuni nelle vie urinarie dei cani? Un recente studio dal titolo “Prevalence and antimicrobial resistance of canine urinary tract pathogens” J. L. Hall, M. A. Holmes, S. J. Baines. Veterinary Record 2013; 173: 549 e comparso du Veterinary Record ha deciso di prendere in esame i patogeni delle vie urinarie dei cani, cosa fondamentale per capire contro quali batteri lottiamo in caso di infezioni delle vie urinarie. Inoltre lo studio ha valutato anche i livelli di antibiotico-resistenza di alcuni antibiotici.
Patogeni delle vie urinarie del cane: i più frequenti
Lo studio in questione è uno studio retrospettivo. Scopo della ricerca è stato quello di cercare di mostrare l’incidenza e i principali fattori di rischio che si riscontrano nelle colture delle vie urinarie rinvenute positive, focalizzando l’attenzione soprattutto su quali batteri erano presenti maggiormente nelle vie urinarie (sia per quanto riguarda le colture miste che quelle singole) sia su come sia cambiata l’antibiotico-resistenza negli ultimi anni.
Sono stati presi in esame le urine di cani adatti allo studio ed ecco che è emerso come il 17.5% delle colture fosse positive. La prevalenza, ben l’85.3%, indica un singolo patogeno positivo. Ma lo studio non si è fermato certo qui. Dallo studio sono emersi altri dati interessanti: le cagne intere e sterilizzate avevano una maggior probabilità di ottenere colture positive rispetto ai maschi interi, 2.5 rispetto 1.5.
Vi state chiedendo quali batteri siano stati isolati maggiormente in queste colture positive? Beh, il primato spetta senza ombra di dubbio all’Escherichia coli, il quale lo si trova soprattutto nei cani sterilizzati, nelle cagne e anche nei cani anziani. Se si parla invece di antibiotico-resistenza, purtroppo nel corso dell’ultimo decennio è aumentata l’antibiotico-resistenza nei confronti dell’Enterococcus faecalis e dello Pseudomonas aeuruginosa, mentre enrofloxacina, ossitetraciclina e cefalessina stanno perdendo gradualmente efficacia.
Cosa vuol dire?
Dunque, dall’atto pratico cosa vuol dire tutto ciò? Che se magari alla prima cistite leggera non avete voglia di effettuare tutte le analisi previste posso anche capirlo. Però all’ennesima cistite recidivante, con o senza calcoli, magari valutate e prendete in considerazione l’idea suggerita dal vostro veterinario di effettuare un’urocoltura con antibiogramma, in modo da capire se il motivo di tale recidiva è la presenza di batteri resistenti e se sì, capire a che tipo di antibiotico rispondano. Come abbiamo visto col passare degli anni i batteri tendono a diventare resistenti agli antibiotici più usati comunemente, quindi in caso di recidiva è possibile che siate incappati in un ceppo batterico resistente e solamente un antibiogramma può dirvi quale antibiotico potrebbe essere risolutivo nel vostro caso.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | bastique
Via | Veterinary Record