Petsblog Cani Avvelenamento da luppolo nel cane e gatto: cause, sintomi e terapia

Avvelenamento da luppolo nel cane e gatto: cause, sintomi e terapia

Ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia dell’avvelenamento da luppolo in cani e gatti.

Avvelenamento da luppolo nel cane e gatto: cause, sintomi e terapia

Avvelenamento da luppolo in cani e gatti – Lo sapevate che anche il luppolo è tossico per cani e gatti? Questo lo dico perché molte persone ragionano così “Ma sì, ho fatto leccare al cane il fondo della birra, che male vuoi che gli faccia?”… assolutamente nulla, a meno di non considerare il fatto che stai dando una sostanza alcolica a un animale il cui organismo non è in grado di tollerare e disintossicarsi da tali sostanze e che contiene il luppolo, sostanza che provoca una forma di avvelenamento nei nostri pet.

Avvelenamento da luppolo in cani e gatti: cause e sintomi

Come tutti sappiamo, il luppolo viene normalmente utilizzato nella produzione della birra. A dire il vero non è ancora ben chiaro come agisca il luppolo sull’organismo dei nostri pet visto che provoca ipertermia maligna qualcuno ha ipotizzato che causi un disaccoppiamento della fosforilazione ossidativa, ma si tratta comunque di ipotesi.

Per quanto riguarda i sintomi da avvelenamento da luppolo, fortunatamente lo si è riscontrato in pochi cani (anche perché si spera che i proprietari si comportino in maniera responsabile e non somministrino certi alimenti e bevande ai loro cani) e pare che molto sensibili siano i cani di razza Greyhound.

I sintomi di avvelenamento da luppolo sono:

  • aumento veloce della temperatura corporea per ipertermia maligna (più di un grado ogni cinque minuti) superiore ai 41 gradi
  • respirazione difficoltosa
  • tachipnea
  • tachicardia
  • convulsioni
  • morte

Avvelenamento da luppolo in cani e gatti: diagnosi e terapia

La diagnosi avviene tramite anamnesi e visita clinica, si raccomanda ai proprietari massima sincerità in caso di intossicazioni. Il fatto che dicano o meno la verità in tempi utili può fare la differenza fra la vita e la morte del loro pet. Per la terapia si attua un protocollo fatto di ossigenoterapia (assicurandosi che le vie aree siano pervie), accesso venoso per la somministrazione di farmaci e esami del sangue e farmaci per bloccare le convulsioni e l’ipertermia maligna.

Se l’ingestione è avvenuta da non più di mezz’ora si può tentare di indurre vomito e somministrare poi carbone attivo. L’alternativa è procedere con una lavanda gastrica e talvolta l’uso di purganti. Purtroppo non esistono antidoti.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | elsie

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