Avvelenamento da detergenti, saponi e shampoo nel cane e gatto: cause, sintomi e terapia
Parliamo dell’avvelenamento da detergenti, saponi e shampoo nel cane e gatto andando a vedere cause, sintomi e terapia.
Avvelenamento da detergenti, saponi e shampoo nel cane e gatto – Oggi parleremo di intossicazioni nei cani e gatti provocate dall’ingestione accidentale di detergenti per la persona, saponi e shampoo andando a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia. Rimarranno fuori gli avvelenamenti più gravi da candeggina, conegrina, varechina e disinfettanti più forti capaci di dare sintomatologia molto più grave. Quindi occhio: qui si parla di cani e gatti che hanno leccato il nostro shampoo o il docciaschiuma, non di quelli che hanno leccato l’ammoniaca.
Avvelenamento da detergenti, saponi e shampoo nel cane e gatto: cause e sintomi
Di norma l’esposizione di cani e gatti a detergenti anionici e non ionici di solito provocano un’irritazione gastrointestinale che tende a reagire bene alle cure sintomatiche. Non ci sono ovviamente predisposizioni di sesso, età e razza. Il problema è la difficoltà nel classificare tali detergenti. Qui parliamo di shampoo ad uso umano o veterinario, saponette, docciaschiuma, ma non quelli che contengono per esempio soda caustica o prodotti a base di ammoniaca, candeggina o affini. Ivi inclusi i detersivi per i pavimenti e per il bucato, in realtà la gravità della sintomatologia dipende dai loro principi attivi.
Molti di questi prodotti sono a pH moderato, ma per esempio alcuni detersivi per lavastoviglie sono a pH > 11 e quindi estremamente corrosivi, per cui ricadono negli avvelenamenti da sostanze alcaline, molto più gravi. Ecco perché potenzialmente consideriamo gravi tutte le ingestioni di questi prodotti: non sapendo esattamente cosa c’era dentro e a quale categoria di detergenti appartengano, si considera sempre l’ipotesi peggiore.
Se parliamo di detergenti senza ammoniaca, candeggina e a pH moderati, ecco che di solito tendono a provocare irritazione locale, dipende da come il cane e il gatto ne viene a contatto:
- irritazione oculare
- irritazione cutanea
- irritazione mucosale
- sintomi gastroenterici (arrossamenti, scialorrea, vomito, diarrea)
Una particolarità sono i gatti esposti a prodotti non diluiti o contenenti sodio lauril solfato: se tali prodotti vengono inalati entro 1-3 ore dall’esposizione possono provocare dispnea, aumento delle secrezioni bronchiali e edema polmonare.
I sintomi dunque possono essere:
- nausea
- vomito
- diarrea
- disidratazione
- alterazione elettrolitica
- lacrimazione
- blefarospasmo
- irritazione locale
- cianosi
- dispnea
Avvelenamento da detergenti, saponi e shampoo nel cane e gatto: diagnosi e terapia
Se sospettate che il cane o il gatto abbiano ingerito una di queste sostanze, contattate il veterinario. Una volta accertata la gravità del problema, provvedere a fornire una terapia sintomatica: fluidoterapia nei casi di disidratazione, antiemetici, irigazioni oculari, ossigenoterapia per i gatti la cui funzionalità respiratoria sia compromessa. Possibilmente portate con voi anche il contenitore della sostanza in modo che si possa capire a quale tipo di sostanza il cane o il gatto siano stati esposti.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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