Un clima di ansia ha avvolto i proprietari di gatti nel Kashmir, a causa di una serie di post sui social media che, pur nascendo con intenti informativi, hanno generato confusione e diffuso notizie errate. In breve tempo, il principale ospedale veterinario di Srinagar ha visto un aumento esponenziale delle visite, mentre le autorità locali tentavano di rassicurare la popolazione. Tuttavia, la paura persiste, mostrando quanto possa essere influente la disinformazione.
Nei primi mesi del 2025, il principale ospedale veterinario di Srinagar ha registrato ben 2.594 visite per gatti, un numero che supera di oltre il doppio le 1.010 visite dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento ha destato preoccupazione tra gli esperti del settore, i quali si sono trovati a fronteggiare una vera e propria emergenza, sebbene priva di fondamenti scientifici. L’afflusso straordinario di gatti in clinica è stato attribuito, secondo gli specialisti, all’influenza dei social media. Infatti, un avviso veterinario riguardante i rischi di infezioni tra i felini è stato amplificato, trasformandosi in un allarmante messaggio di pericolo per la salute umana.
Questa situazione ha portato a una serie di fraintendimenti, in cui i messaggi iniziali sono stati distorti, innescando una reazione a catena che ha coinvolto numerosi proprietari di animali. Le informazioni errate hanno viaggiato rapidamente, alimentando un clima di paura e incertezza.
La situazione ha avuto inizio a gennaio, quando alcuni veterinari locali hanno segnalato un aumento di infezioni tra i gatti del Kashmir, attribuendo il fenomeno all’aumento della popolazione di randagi e alla mancanza di vaccinazioni. Tuttavia, queste informazioni sono state travisate e amplificate, dando vita a teorie infondate. Alcuni post sui social media hanno addirittura affermato che le malattie feline potessero causare aborti spontanei nelle donne in gravidanza, scatenando così un’ondata di ansia nella comunità.
In risposta a questa emergenza, il dipartimento veterinario della regione ha emesso un comunicato ufficiale per chiarire che, seguendo le normali pratiche igieniche, convivere con i gatti non comporta rischi per la salute. Nonostante questi sforzi, il panico non si è completamente placato e le preoccupazioni continuano a persistere tra i cittadini.
Nonostante l’attuale clima di apprensione, i gatti occupano un posto di rilievo nella cultura del Kashmir. Secondo le tradizioni islamiche, questi animali sono simboli di purezza e intelligenza, e la loro presenza nelle abitazioni è una consuetudine secolare. Negli ultimi anni, l’interesse per razze esotiche ha contribuito a un incremento della popolazione felina nella regione. Durante i lockdown imposti nel 2019 e nel 2020, molte famiglie hanno deciso di adottare gatti randagi, trovando in loro un valido supporto emotivo.
Questa relazione tra i gatti e le famiglie del Kashmir è profonda e radicata, rendendo ancora più preoccupante la situazione attuale. La paura generata dalla disinformazione non solo mette a rischio la salute degli animali, ma anche il legame speciale che unisce i proprietari ai loro amici felini.
Altaf Gilani, direttore dell’ospedale veterinario di Srinagar, ha messo in evidenza come il panico causato dalla disinformazione possa influire negativamente sul benessere degli animali. “I gatti possono essere compagni sicuri e benefici, a patto che si adottino le giuste pratiche di cura, come vaccinazioni e pulizie regolari,” ha dichiarato. Anche Mujtaba Hussain, un appassionato di gatti della regione, ha espresso la sua preoccupazione per gli effetti dei falsi allarmi sulla comunità, sottolineando l’importanza di proteggere i gatti anziché temerli.
I veterinari locali stanno ora intensificando gli sforzi per fornire informazioni corrette ai proprietari di gatti, sottolineando l’importanza della prevenzione sanitaria e cercando di sfatare le teorie infondate che hanno generato panico. La speranza è che, attraverso una comunicazione chiara e precisa, la popolazione possa ritrovare la serenità e continuare a godere della compagnia dei loro amici felini senza timori infondati.