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Attenzione alla rabbia, ricomparsa in Italia dal 2008

Alcune malattie fanno erroneamente parte del passato, mentre nella realtà sono scomparse dal nostro paese solo momentaneamente o per altre cause ma non sono assolutamente scomparse dal pianeta, è questo il caso della rabbia ricomparsa in Italia dall’ ottobre 2008 in provincia di Udine.La malattia ha interessato maggiormente animali selvatici, volpi e tassi, ma ad […]

Attenzione alla rabbia, ricomparsa in Italia dal 2008


Alcune malattie fanno erroneamente parte del passato, mentre nella realtà sono scomparse dal nostro paese solo momentaneamente o per altre cause ma non sono assolutamente scomparse dal pianeta, è questo il caso della rabbia ricomparsa in Italia dall’ ottobre 2008 in provincia di Udine.

La malattia ha interessato maggiormente animali selvatici, volpi e tassi, ma ad oggi secondo l’ultimo aggiornamento del 3 febbraio 2010, effettuato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie,  sono stati diagnosticati 126 casi di rabbia in animali, di cui 45 in Friuli Venezia Giulia e 81 in Veneto.

Per questo è bene informarsi e prendere tutte le precauzioni del caso, come la vaccinazione e altri provvedimenti, innanzitutto capire cos’è la rabbia. La rabbia è una malattia infettiva di origine virale, si può trasmettere tramite morsicatura, lambita di pelle non integra o attraverso il contatto della saliva dell’animale infetto con le mucose.

Ricordiamo che è obbligatorio vaccinare i cani e gli erbivori domestici al pascolo, che non vanno adottati animali selvatici come animali da compagnia e se un animale selvatico si comporta in modo strano è utile segnalare il fatto ai veterinari delle Aziende sanitarie locali, alla Polizia locale o provinciale oppure al Corpo forestale. Le precauzioni possono sembrare eccessive ma poiché non esiste una cura alla rabbia solo la prevenzione è bene risultare informati.

Via | Ministero della salute
Foto | Blackdogs

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