Petsblog Cani Antibioticoresistenza dei batteri dell’UTI, come varia in cani e gatti in Europa

Antibioticoresistenza dei batteri dell’UTI, come varia in cani e gatti in Europa

L'antibiotico resistenza dei batteri responsabili delle forme di infiammazione delle vie urinarie dei cani e gatti varia a seconda del paese europeo dove si trovano i pet.

Antibioticoresistenza dei batteri dell’UTI, come varia in cani e gatti in Europa

Antibioticoresistenza – L’antibioticoresistenza è un fenomeno molto diffuso sia in medicina umana che in medicina veterinaria, anzi, è in aumento. Lo studio dal titolo “European multicenter study on antimicrobial resistance in bacteria isolated from companion animal urinary tract infections”, Marques C, et al. BMC Vet Res. 2016 Sep 22; 12 (1): 213 ha esaminato la questione da un punto di vista diverso dal solito: è stata valutata l’antibioticoresistenza dei batteri responsabili dell’UTI (infezioni delle vie urinarie) in cani e gatti europei, valutando come variava in base al paese di appartenenza del pet.

Antibioticoresistenza in cani e gatti nei diversi paesi europei

Lo studio ha esaminato la sensibilità agli antibiotici di 22.256 batteri isolati in cani e gatti con infezione delle vie urinarie confermata. Dopo di che veniva valutata l’antibioticoresistenza dei batteri più comuni ritrovati nei diversi paesi europei. Mettendo in relazione questi dati è stato possibile stabilire come sia variata l’antibioticoresistenza in Europa nel corso degli ultimi anni per quanto riguarda le infezioni batteriche di cani e gatti.

Si è così visto che non solo il tipo di batteri patogeni per le vie urinarie era differente in cani e gatti, ma che nei paesi europei meridionali si aveva un maggior grado di antibioticoresistenza. Qui la parte del leone la fa l’Escherichia coli antibioticoresistente, anche se si è visto che il grado di resistenza ai fluorochinoloni di questo batterio in Belgio, Francia, Olanda e Danimarca diminuiva nel corso degli anni. Per contro, in Olanda e Svizzera aumentava la resistenza all’amoxicillina-acido clavulanico e alla gentamicina. In Belgio, invece, aumentava la resistenza dei batteri Proteus verso i fluorochinoloni.

Cosa vuol dire?

Visto il fenomeno in crescita dell’antibioticoresistenza nei confronti dei principali batteri che provocano infezioni delle vie urinarie in cani e gatti, soprattutto in caso di infezioni recidivanti converrebbe effettuare un’urocoltura con antibiogramma in modo da capire quale batterio sia presente e quale antibiotico sia più indicato da usare. Mi rendo conto che magari non tutti hanno la possibilità di fare urocolture per ogni singola cistite del cane e gatto, ma soprattutto in caso di recidive o di sintomatologia particolarmente intensa forse varrebbe la pena prendere in considerazione l’idea di effettuarla.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

Via | BMC Veterinary Research

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